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​Anie: dalla revisione degli appalti meno burocrazia per la ripresa della domanda interna

where Roma when Lun, 09/03/2015 who michele

Per Il DG Portaluri servono poche norme chiare e con una forte attenzione al ruolo crescente dell’innovazione tecnologica nel settore delle costruzioni e delle forniture di beni e servizi

Per ANIE il recepimento delle Direttive europee su appalti pubblici e concessioni deve puntare a riscrivere il codice in chiave moderna e attuare una coraggiosa riduzione degli oneri documentali in capo alle imprese e, soprattutto, riconoscere il ruolo che l’innovazione tecnologica ha assunto nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture. Lo ha detto Maria Antonietta Portaluri, direttore mariaantoniettaportaluri.jpggenerale dell’organizzazione confindustriale, nel corso dell’audizione di ANIE Confindustria presso l’VIII Commissione (Lavori Pubblici, Comunicazioni) del Senato della Repubblica sul disegno di legge delega per il recepimento delle Direttive europee in materia di appalti pubblici.

Durante l’audizione ANIE - espressione di oltre 1.200 aziende che, da sole, rappresentano più del 30% dell’intero investimento in ricerca e sviluppo effettuato dal settore privato in Italia - ha chiesto a gran voce che nel nuovo testo sia data la giusta attenzione alle procedure introdotte a livello comunitario, quale il partenariato per l’innovazione, in grado di valorizzare le soluzioni innovative che l’industria nazionale è in grado di esprimere. Analogamente, si deve intervenire sulla semplificazione del project financing e prevedere forme di consultazione preliminare del mercato. Occorre inoltre fare il cambio di passo previsto nelle direttive verso la preferenza del criterio della offerta economicamente più vantaggiosa, che consente di valorizzare la qualità e l’innovazione delle soluzioni proposte consentendo alle amministrazioni pubbliche non solo di spendere meno ma di spendere meglio.

“Da Federazione attenta a ricerca e innovazione quale è ANIE, riteniamo che un moderno Codice dei Contratti Pubblici non possa prescindere da quella che è la vera e propria rivoluzione in corso nel settore delle costruzioni – ha detto Portaluri – , cioè il ripensamento dello spazio urbano in chiave smart. Un esempio concreto del cambiamento necessario? Se gli edifici devono diventare elementi fondanti di città intelligenti, è innegabile che la loro realizzazione non può essere valutata solo in termini di prezzo più basso, ma anche e soprattutto di offerta economicamente più vantaggiosa. È necessario quindi approntare un sistema di appalti che valorizzi la qualità e l’innovazione di prodotto e di processo in tutte le fasi di gara, e introdurre meccanismi per la valutazione dell’esecuzione a regola d’arte. Allo stesso tempo, però, occorrono stazioni appaltanti competenti e responsabili: la prevista centralizzazione della committenza può essere accettata a condizione che si abbiamo stazioni appaltanti adeguatamente formate ed effettivamente in grado di scegliere sul mercato la migliore soluzione (e non solo il miglior prezzo) e di valorizzare la competitività delle imprese.”
 
 

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Direttore Generale Anie