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​assoRinnovabili: il Collegato Ambientale schiaccia il mini-idroelettrico

where Milano when Lun, 15/02/2016 who redazione

L’associazione ricorda che l'articolo 62 innalza il valore dei sovracanoni dovuti dai piccoli impianti idroelettrici ai Comuni dei Bacini Imbriferi Montani da 22,90 a 30,43 €/kW

logobig.jpgIl temuto aumento del sovracanone per i piccoli impianti idroelettrici è diventato legge, colpendo duramente il mini-hydro. Lo si apprende in una nota di assoRinnovabili.
“L'art. 62 del Collegato Ambientale alla Legge di Stabilità 2016 innalza, infatti, il valore dei sovracanoni dovuti dai piccoli impianti idroelettrici ai Comuni dei Bacini Imbriferi Montani (BIM) da 22,90 a 30,43 €/kW. Di fatto, viene equiparato il mini-idroelettrico con le grandi centrali idroelettriche, in contrasto con le politiche di tutela finora giustamente attuate dal Governo”.

“Non si può trascurare - si legge nel comunicato - la portata di questo nuovo aumento, che risulta totalmente indiscriminato e ingiustificato. Piccole realtà imprenditoriali locali dovranno far fronte ad un drastico incremento di oltre il 30% dei canoni dovuti e, purtroppo, le conseguenze non tarderanno a farsi sentire: riduzione al minimo indispensabile delle manutenzioni o, in alcuni casi, la chiusura degli impianti di produzione a causa di costi indiretti eccessivi”.

“Che si tratti di una norma non di carattere "ambientale" ma di una mera misura "patrimoniale" - prosegue il testo - lo si capisce dall'ulteriore novità introdotta: al contrario di quanto accade oggi, per i nuovi impianti il sovracanone sarà dovuto anche se i Comuni non realizzeranno i conseguenti interventi infrastrutturali di loro competenza. In altre parole, i sovracanoni sono dovuti a prescindere dal loro utilizzo diretto sul territorio! Ricordiamo, infatti, che i sovracanoni furono introdotti da una legge del 1953 a favore dei comuni montani, interessati da impianti idroelettrici, come risorse economiche da destinare a misure di compensazione ambientale.”

“Duole constatare - conclude asso Rinnovabili - che a nulla sono valsi gli appelli delle associazioni di categoria nella fase di adozione della legge. A questo punto sembra non esserci altra soluzione per gli operatori se non un nuovo contenzioso legale.”

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