Crescono in gennaio i consumi elettrici +1%. Meno rinnovabili e più termoelettrico
Mentre aumenta il numero di impianti rinnovabili entrati in servizio, è il leggero calo della produzione rinnovabile legato a una minore idraulicità e ventosità. Forte crescita del termoelettrico. In riduzione il valore dell’import rispetto allo stesso mese del 2024 ma frenano anche i consumi degli energivori
In gennaio sono cresciuti i consumi di energia elettrica (+1%) rispetto a un anno fa. Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, il fabbisogno lo scorso mese è stato pari a 26,9 miliardi di kWh, con un giorno lavorativo in meno (21 invece di 22) e una temperatura media mensile pressoché invariata rispetto a gennaio 2024, ma superiore alla media degli ultimi dieci anni di circa 1,4°C. Il fabbisogno, destagionalizzato e corretto dall’effetto congiunto di calendario e temperatura, risulta in aumento dell’1,5%. La variazione tendenziale di gennaio è stata ovunque positiva: +0,9% al Nord, +0,8% al Centro e +1,3% al Sud e Isole.
Produzione e import
La domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’82,3% dalla produzione nazionale e per la quota restante (17,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile risulta pari a 4,8 TWh, -14,9% rispetto al valore di gennaio 2024 (5,6 TWh). In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 22,2 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 31,9% della domanda elettrica (era il 33,8% a gennaio 2024). In aumento la fonte termoelettrica (+11,5%), in flessione tutte le altre, come conseguenza di un minore apporto naturale: eolica -8,7%, idrica -5,1%, geotermica -1,1% e fotovoltaica -0,5%. Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a -14,9% per un effetto combinato di un aumento dell’export (+37,3%) e di una diminuzione dell’import (-12,4%). Secondo le rilevazioni Terna illustrate nel report mensile, considerando tutte le fonti rinnovabili, a gennaio la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 421 MW. Al 31 gennaio 2025 si registrano in Italia 13.307 MWh di capacità di accumulo, che corrispondono a 5.727 MW di potenza nominale, per circa 748mila sistemi di accumulo.
Consumi industriali e terziario
L’indice Imcei elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette energivore direttamente collegate alla rete di alta tensione, ha fatto registrare una diminuzione del 2,4% rispetto a gennaio 2024. In particolare, positivi i soli comparti meccanica e alimentari; in diminuzione, invece, metalli non ferrosi, mezzi di trasporto, chimica, cemento calce e gesso, ceramiche e vetrarie e cartaria. In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura risulta stazionario rispetto a dicembre 2024 (+0,2%).
L’indice Imser (indice mensile dei servizi), che Terna pubblica sulla base dei dati mensili forniti da alcuni gestori di rete di distribuzione (E-Distribuzione, Unareti, A-Reti, Edyna e Deval) e che viene presentato in differita di due mesi rispetto ai dati dei consumi elettrici e industriali, registra per il mese di novembre una variazione leggermente positiva: +0,9% rispetto a novembre 2023. Il periodo gennaio-novembre 2024 registra una variazione in aumento rispetto allo stesso periodo del 2023 (+3,4%).