Bollette elettriche in corsa anche nell’ultimo trimestre 2012, l’Aeeg spiega il perché
L’Aeeg spiega che, oltre ai rialzi del petrolio, ha inciso la necessità di aumentare il gettito a copertura della voce rinnovabili e assimilati, anche se la previsione è forse superiore alla stima del fabbisogno a causa del crollo dei consumi
Dal 1° ottobre sono aumentati i prezzi di gas ed energia elettrica. Secondo quanto stabilito dall’Autorità per l’energia, per le famiglie e i piccoli consumatori serviti in tutela, il gas aumenta dunque dell’1,1% e l’energia elettrica dell’1,4%.
La maggiore spesa su base annua sarà di 7,6 euro per l’energia elettrica. Il prezzo di riferimento dell’elettricità sarà di 19,403 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse. La spesa media annua della famiglia tipo sarà pari a circa 524 euro così ripartiti: 297 euro (pari al 56,74% del totale della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell’energia e commercializzazione al dettaglio; 69 euro (13,18%) per i servizi tariffati a rete (trasmissione, distribuzione e misura); 70 euro (13,25%) per le imposte che comprendono l’IVA e le imposte erariali (o accise); 88 euro (16,83%) per gli oneri generali di sistema, fissati per legge.
Ma cosa ha inciso, in particolare, alla voce energia elettrica? L’Aeeg spiega che, oltre ai rialzi del petrolio, ha avuto influenza “la necessità di aumentare il gettito a copertura della voce A3 degli oneri di sistema per l’incentivazione alle fonti rinnovabili e assimilate nell’anno 2012”. Hanno inciso inoltre la materia prima - per lo 0,7% circa - e il corrispondente adeguamento delle imposte (IVA), per lo 0,1%. In particolare, sull’andamento della materia prima hanno influito l’andamento negli ultimi mesi delle quotazioni petrolifere e del PUN, il prezzo dell’energia elettrica sulla borsa elettrica. Rispetto al petrolio, da fine giugno le quotazioni hanno ripreso a salire portandosi intorno ai 110-115 $/b per la qualità Brent, soprattutto a causa delle rinnovate e persistenti tensioni geopolitiche
Tuttavia, dopo che il quadro normativo relativo all’incentivazione delle fonti rinnovabili si è meglio delineato, rientrando in un percorso più sostenibile (attraverso la riduzione degli incentivi previsti nel Quinto conto energia), l’Autorità ammette che l’incremento della voce A3 legata all’incentivazione delle rinnovabili è attribuibile anche “ad una previsione leggermente superiore alla stima del fabbisogno per l’anno in corso, anche a causa della contrazione dei consumi 2012 assoggettabili agli oneri generali”.
L’Autorità fa comunque notare come il percorso graduale per l’aggiornamento della A3 “servirà ad assicurare la copertura della prevista crescita degli incentivi anche nel 2013 e a compensare entro il prossimo anno il deficit di 1,5 miliardi di euro sullo stesso conto A3, formatosi prevalentemente nel periodo 2009-2011”.