Borsa elettrica, cala il prezzo a settembre, -15,7% sull’anno
La quota delle vendite da rinnovabili si è attestata al 33,4%, a scapito delle fonti tradizionali e, in particolare, degli impianti a gas, la cui quota è scesa al 41,3%. Era al 47,1% un anno fa
Cala il prezzo dell’elettricità alla borsa elettrica. Il prezzo medio di acquisto (Pun), è diminuito di 29 centesimi di euro/MWh rispetto ad agosto (-0,5%), e di 12,04 euro/MWh (-15,7%) su settembre 2012, portandosi a 64,72 euro/MWh. Lo rende noto il Gme nella sua newsletter. L’analisi per gruppi di ore rivela ribassi tendenziali in doppia cifra sia nelle ore di picco (-16,81 euro/MWh; -19,7%) che nelle ore fuori picco (9,80 euro/MWh; -13,5%), con prezzi che si sono attestati rispettivamente a 68,41 e 62,73 euro/MWh.
Il rapporto picco/baseload scende pertanto a 1,06, superiore solo al minimo storico (1,02) registrato ad agosto degli anni 2012 e 2013.
I prezzi medi di vendita zonali hanno registrato invece contenute variazioni congiunturali e consistenti flessioni tendenziali. Unica zona in controtendenza resta la Sicilia, dove invece il prezzo, nonostante la flessione del 14,5% rispetto al picco di agosto, ha segnato un modesto -1,4% su base annua, attestandosi a 93,54 euro/MWh. Nelle altre zone il prezzo è variato tra 58,30 euro/MWh del Sud ed i 64,19 euro/MWh del Nord. I volumi di elettricità scambiati nel Sistema Italia, in ribasso tendenziale da oltre un anno, con la sola eccezione di aprile, si sono attestati a 23,5 mln di MWh (-3,1%).
Gli acquisti nazionali di elettricità, che sono ormai in calo da 13 mesi, si sono portati a 23,4 mln di MWh (-3,1%). Nella zona Nord, dove più alta è la concentrazione dei consumi industriali, la flessione degli acquisti (-0,6%) è stata molto più contenuta rispetto alle altre zone. In ribasso anche gli acquisti sulle zone estere, pari a 122 mila MWh (-10,2%). Le vendite di energia elettrica delle unità di produzione nazionale, in flessione tendenziale del 2,2%, la quinta consecutiva, scendono a 20,6 mln di MWh. A livello zonale, in controtendenza solo il Sud, che cresce del 17,8%. In calo le importazioni, pari a 3,0 milioni di MWh (-9,5%), che si confermano su livelli piuttosto bassi.
A settembre le vendite da impianti a fonte rinnovabile hanno registrato ancora una sensibile crescita su base annua (+16,1%), pur restando la più bassa da maggio 2012, sostenuta soprattutto dalla fonte eolica (+20,1%) e solare (+26,2%). Si confermano in flessione, invece, le vendite da impianti a gas (-14,2%) e a carbone (-10,2%).
Pertanto, la quota delle vendite da impianti a fonte rinnovabile si è attestata al 33,4% (28,2% a settembre 2012), a scapito delle fonti tradizionali e in particolare degli impianti a gas, la cui quota è scesa al 41,3% (era al 47,1% un anno fa).