Borsa elettrica: Pun, in gennaio prima flessione da quasi un anno
Il Prezzo unico nazionale si attesta a 224,50 (+269,8% sul 2021 e -20,2% su dicembre): è la prima flessione congiunturale
A gennaio il Pun si attesta a 224,50 euro/MWh e, pur mantenendosi sui livelli molto elevati dell'ultimo trimestre del 2021, registra la prima flessione congiunturale da marzo (+269,8% sul 2021 e -20,2% su dicembre), in un contesto caratterizzato da un'analoga dinamica dei prezzi esteri limitrofi.
Quotazioni gas in ribasso
L'andamento riflette prevalentemente il calo delle quotazioni del gas in Europa, anch'esse comunque su livelli ancora rilevanti, e si realizza in presenza di costi dei permessi di emissione ai massimi storici, di crescita della domanda (MGP: 25,5 TWh, +2,9% sul 2021, con liquidità del mercato al 75,5%) e di volumi FER e import netto modesti. Ancora alti, ma in forte riduzione mensile, anche tutti i prezzi di vendita, compresi tra 216/217 euro/MWh di Calabria e Sicilia e 227 euro/MWh di Nord e Centro Nord.
Mercato infragiornaliero e a termine
Il Mercato infragiornaliero registra scambi per 2,0 TWh, con un calo del 12% su dicembre che interessa sia le sessioni in asta che la contrattazione XBID, nella quale tuttavia prosegue il trend di crescita degli abbinamenti, arrivati a sfiorare le 133 mila unità (vs i 101mila di dicembre). Nel Mercato a Termine dell'energia elettrica i prezzi tornano generalmente in riduzione, con il baseload di Febbraio 2022 che chiude il periodo di contrattazione a 232,51 euro/ MWh (-35,6%). Sempre in calo le transazioni registrate nella Piattaforma Conti Energia a termine (PCE).