Caro energia, per ANIE a rischio la produzione per elettrotecnica ed elettronica
Il Presidente Filippo Girardi chiede che il Governo intervenga chiedendo un price cap europeo, il disaccoppiamento del costo del gas da altre fonti energetiche e la sospensione della carbon tax europea
È allarme produzione per l’industria nazionale elettrotecnica ed elettronica: si teme che, nei prossimi mesi, l’impennata del prezzo del gas ed energia potrebbe portare a rallentamenti nella produzione. Federazione ANIE teme un impatto negativo sulla seconda manifattura d’Europa, che in Italia pesa per 76 miliardi di fatturato e 500 mila addetti.
Un intervento deciso
Per questo motivo il Presidente di ANIE Filippo Girardi ha chiesto un intervento deciso del Governo per ottenere un tetto europeo al prezzo del gas, il disaccoppiamento del costo del gas da quello dell’energia - che è prodotta con il gas solo per il 40% - e infine la sospensione temporanea delle tasse europee per la decarbonizzazione. Alle preoccupazioni per i costi energetici si sommano le difficoltà di approvvigionamento e l’incertezza sui nuovi contratti. Federazione ANIE vede perciò in modo positivo le dichiarazioni della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e el cancelliere tedesco Olaf Scholz durante il Forum di Bled, nelle quali sono state chieste sia un intervento di emergenza che una riforma strutturale del mercato dell'elettricità. Nell’immediato, ANIE auspica anche regole chiare per il rischio di razionamenti in futuro e garanzie per le imprese energivore e gassivore e le filiere strategiche.
Accelerare le rinnovabili
A questi temi si lega poi la necessità di un meccanismo per disaccoppiare il gas dal costo dell’elettricità prodotta da altre fonti di produzione, su cui ANIE lavorerà con una proposta di sistema assieme a Confindustria. “L’accelerazione sulle energie rinnovabili - aggiunge Girardi - deve divenire prioritaria: ogni chilowattora di elettricità che l’Italia genera da energia solare, eolica, idroelettrica, da biomasse dal geotermico o dall'idrogeno verde ci rende meno dipendenti dal gas russo. Occorre quindi operare attentamente e urgentemente per semplificare le annose procedure autorizzative e incentivare autoconsumo e comunità energetiche e dare corso agli investimenti messi in campo da Bruxelles con l’iniziativa RePowerEU”. Occorre agire in fretta, non attendere le elezioni: il governo nel mese di agosto ha adottato alcune misure che consentono di fronteggiare gli aumenti dei prossimi mesi con il DL Aiuti-bis, ma occorre insistere concentrando le risorse sulla questione energetica che, come sostenuto di recente dal Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, è questione di sicurezza nazionale.