Consiglio di Stato riconosce compensi al comune di Firenze per disagi da escavazione Enel
Il Consiglio di Stato si è trovato a dirimere un contenzioso tra Enel Distribuzione e il Comune fiorentino. Giusta la compensazione, ma non un provvedimento unilaterale dell’amministrazione
Punto a favore di Enel per la restituzione dei maggiori oneri dovuti a lavori di escavazione per l'installazione di impianti di trasmissione della corrente elettrica. Il Consiglio di Stato si è trovato a dirimere un contenzioso tra Enel Distribuzione e il Comune di Firenze per la riforma della sentenza del Tar Toscana – Firenze favorevole all'amministrazione comunale.
I giudici di Palazzo Spada hanno chiarito che, inevitabilmente, i lavori di escavazione possano arrecare disagi sul terreno sovrastante e che obbligano il Comune a proporre un rimedio a livello di circolazione, di traffico, di rafforzamento delle strade. Quindi gli eventuali maggiori costi sopportati dall'amministrazione comunale, per effetto delle attività compiute dal soggetto titolare dell'autorizzazione allo scavo, devono essere certamente compensati, in conformità alle regole codicistiche dell'arricchimento senza causa. Ma ciò non giustifica la previsione unilaterale e autoritativa dell'obbligo di pagare una somma forfetariamente determinata dall'amministrazione, senza alcuna verifica concreta in ordine alle conseguenze derivanti dall'autorizzata attività di escavazione.