Convegno Iefe, appello per investimenti sulle reti elettriche
Investire - sostengono gli analisti - vale doppiamente la pena. La gestione della trasmissione e distribuzione elettrica, affidata a Terna, ha garantito finora buoni risultati, con un beneficio, dal 2000 ad oggi, di circa 9 miliardi di euro sulle bollette degli italiani
Mentre cresce l'allarme sui nuovi pericoli di instabilità del sistema elettrico, l'appello per un'iniezione di fiducia e anche di denari sulla trasmissione e distribuzione di energia viene da una ricerca sulla “regolazione delle reti elettriche in Italia” promossa da Anie Energia e allestita da lefe-Università Bocconi. Una "macchina", quella dei servizi di rete, che finora ha dimostrato di ben funzionare ma che merita di qualche buona messa a punto per affrontare la sfida delle energie rinnovabili e dell'energia distribuita. Questo il messaggio centrale del rapporto.
Investire - sostengono gli analisti - vale doppiamente la pena. La gestione della trasmissione e distribuzione elettrica, affidata a Terna, ha garantito finora buoni risultati, con un beneficio, dal 2000 ad oggi, di circa 9 miliardi di euro sulle bollette degli italiani. Un taglio non certo gigantesco ma provvidenziale, visto il cumulo di extra costi che dilatano le nostre bollette, che vale circa l’1% del totale, realizzato asciugando del 9% una voce che pesa poco meno del 15% sui costi finali dell'elettricità.
Sta di fatto che a fronte di una qualità del servizio comparabile ai principali competitor europei - si legge nella ricerca - il costo per l'utente del servizio di trasmissione è “in linea con Spagna e Portogallo, mentre risulta inferiore rispettivamente del 6% e del 36% rispetto a Francia e Gran Bretagna”.