Cresce la produzione elettrica nei 6 mesi, cala il ricorso alle rinnovabili
Dal report di Elettricità Futura emerge una riduzione della produzione idroelettrica e un contemporaneo aumento del 13% della produzione da gas naturale
Nei primi sei mesi dell’anno è cresciuta in Italia la produzione elettrica, complice anche lo stop forzato del nucleare in Francia, con un boom del ricorso al gas e la contemporanea riduzione delle fonti rinnovabili, causata soprattutto dalla forte riduzione delle precipitazioni, che ha ridotto l’apporto dell’idroelettrico. È, in estrema sintesi, quanto contenuto nel report che contiene i dati congiunturali di Elettricità Futura per il periodo gennaio-giugno 2017
Più in dettaglio, i dati del settore elettrico nazionale hanno evidenziato un incremento dei consumi elettrici dell’1,4% e della produzione elettrica del 4,9%. Quest’ultimo aumento è legato soprattutto alla maggiore domanda di gennaio (per il fermo per manutenzione di numerosi gruppi nucleari francesi, con conseguente riduzione dell’import netto, e per l’eccezionale ondata di freddo che ha interessato l’Europa) e di giugno (per il forte caldo).
Dal confronto per comparti emerge come nei primi sei mesi del 2017, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, la produzione da fonti rinnovabili abbia registrato una flessione del 6%, legata soprattutto alla riduzione della produzione idroelettrica ed eolica, e la produzione da fonti fossili abbia registrato un incremento del 13%, a seguito della crescita della produzione da gas naturale. Rispetto ai primi sei mesi del 2016, la produzione da fonti rinnovabili ha proseguito il trend ribassista mentre quella da fonti fossili ha intrapreso un trend al rialzo.
Sul fronte delle politiche di incentivazione delle fonti rinnovabili, nel periodo gennaio-giugno 2017 gli incentivi si sono attestati a 5,7 miliardi di euro, in diminuzione di 1,4 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2016.
Sul piano della performance, il prezzo medio fissato sulla borsa elettrica nei primi sei mesi del 2017 è aumentato in modo considerevole a 52,8 €/MWh, rispetto ai 38,1 €/MWh dello stesso periodo del 2016, spinto al rialzo dalla forte domanda di elettricità del mese di gennaio. I prezzi finali dell’energia elettrica per il consumatore domestico hanno in parte risentito di tale aumento, con il conseguente incremento della componente del costo dell’Energia.
La crescita della produzione da fonti fossili ha determinato un incremento delle emissioni climalteranti complessive. Infine, si segnala una lieve diminuzione della penetrazione elettrica e del consumo di energia elettrica impiegato per unità di PIL. In aumento, invece, il consumo di energia primaria impiegato per unità di PIL.