Decreto energia. Ecco come cambiano gli aiuti sulle bollette e i sostegni agli energivori
Sarà l'Arera a definire la misura del contributo sulle bollette ripartendo nei 3 mesi l'onere complessivo in base ai consumi attesi
Bonus sociale sulle bollette rafforzato con un contributo extra che sale con il numero dei figli. E ancora, per il gas, conferma degli oneri azzerati sul gas e Iva agevolata al 5%, mentre cambiano i sostegni per le imprese energivore. Arriva con queste misure l'intervento che stanzia 1,3 miliardi per aiutare le famiglie contenuto nel nuovo decreto energia varato ieri in un consiglio dei ministri lampo. Al posto del bonus riscaldamento annunciato a marzo, si rafforza il bonus sociale destinato ai nuclei con Isee fino a 15mila euro: per i tre mesi da ottobre a dicembre riceveranno un contributo straordinario crescente in base al numero dei figli. Inoltre gli 1,3 milioni di nuclei (sempre con Isee massimo di 15mila euro) che hanno la social card 'Dedicata a te' potranno usarla oltre che per pagare i beni di prima necessità anche per fare benzina: un bonus di 80 euro a famiglia, con uno stanziamento complessivo di circa 100 milioni. Per il gas viene confermato l'azzeramento degli oneri di sistema e l'Iva agevolata al 5%. Arriva il rifinanziamento del bonus trasporti per acquistare l'abbonamento dei mezzi pubblici. Ma non di sola energia si occupa il decreto.
Contributo extra per la luce
Un contributo straordinario per il quarto trimestre ai titolari del bonus sociale elettrico. Lo prevede il decreto energia approvato dal Consiglio dei ministri. Il contributo straordinario, riconosciuto per i mesi di ottobre, novembre e dicembre, sarà "crescente con il numero di componenti del nucleo famigliare secondo le tipologie già previste" per il bonus sociale. Sarà l'Arera a definire la misura del contributo ripartendo nei 3 mesi l'onere complessivo in base ai consumi attesi. Per il bonus, che sostituisce quello per il riscaldamento previsto nel dl di marzo scorso, è autorizzata una spesa massima pari a 300 milioni per il 2023.
Dal 2024 cambiano i sostegni alle imprese energivore
Cambiano a partire dal primo gennaio 2024 i sostegni alle imprese energivore (quelle che hanno un grande consumo di energia elettrica, non inferiore a 1 GWh all'anno). Le imprese energivore hanno, come è noto, delle riduzioni in bolletta degli oneri generali del sistema elettrico. Ma di recente l'Unione europea ha modificato in modo significativo le sue linee guida sugli aiuti di Stato a scopi ambientali. Di qui la necessità di adeguare la normativa italiana a quella europea. Gli oneri delle imprese per il sistema elettrico sono stabiliti nella misura del minor valore fra una percentuale variabile dal 15 all'80% degli oneri per il sostegno delle fonti rinnovabili, e una percentuale fra lo 0,5 e il 3,5% del valore aggiunto lordo dell'impresa. Gli oneri diminuiscono se l'impresa copre almeno il 50% del proprio consumo di energia elettrica da fonti a zero emissioni.