Enel non convertirà le centrali a carbone di Brindisi e Civitavecchia: soddisfazione del Wwf
La responsabile Wwf clima ed energia Midulla: “L’importante è ora entrare nel merito con il coinvolgimento della comunità e delle forze vive della società”
Il Wwf Italia ha espresso soddisfazione per la decisione di Enel, annunciata contestualmente al Piano industriale, di non voler riconvertire a gas le due grandi centrali a carbone di Brindisi e Civitavecchia. Il cambio di direzione conferma che la transizione energetica per il settore elettrico sta andando molto veloce e ogni investimento in nuove infrastrutture a gas costituisce un rischio e non un vantaggio anche dal punto di vista industriale. Il Wwf Italia insieme a ClientEarth, una ONG che promuove cause legali per la difesa del clima e dell’ambiente, aveva contestato la decisione delle autorità italiane di permettere a Enel di costruire una nuova centrale a gas di grandi dimensioni per sostituire la centrale a carbone Federico II, a Brindisi, che deve essere dismessa entro il 2025.
Coinvolgere tutte le parti
Commentando la notizia, Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del Wwf Italia ha dichiarato: “Ora dobbiamo lavorare per la Giusta Transizione con le comunità di Brindisi e Civitavecchia e con tutti gli attori in campo, a cominciare naturalmente da Enel. Ci auguriamo che il Ministero per le Imprese e il Made in Italy svolga un ruolo propulsivo in tal senso e apra a tutti gli stakeholders il tavolo di coordinamento svolto il 9 novembre. Ricordiamo che il coinvolgimento non solo delle istituzioni, ma delle forze sociali vive è essenziale e ha già prodotto esempi positivi di progettazione partecipata (eolico offshore) a Civitavecchia. L’importante è entrare nel merito con il coinvolgimento della comunità e delle forze vive della società. Occorre mettere a punto un metodo e questo sarà essenziale man mano che la transizione affronterà nodi anche più grossi, in modo da minimizzarne l’impatto sociale e massimizzare le opportunità che devono essere colte oggi e non domani. Le comunità di Brindisi e Civitavecchia hanno sofferto molto, in termini di inquinamento e di impatti su salute, natura e altre attività economiche: ora devono diventare un esempio per l’economia a carbonio zero e rispettosa della natura”.