Enel, nel piano strategico al 2025 cambio di business: focus sull'elettrificazione sostenibile
Previsto un piano di dismissioni da circa 21 miliardi di euro e investimenti per circa 37 miliardi; 21 GW in più da rinnovabili, 1,4 milioni di punti di ricarica
Focalizzarsi su una filiera industriale integrata verso un’elettrificazione sostenibile, conseguire un riposizionamento strategico del business e delle aree geografiche e assicurare la solidità finanziaria. Sono i tre pilastri su cui poggia il piano industriale di Enel al 2025.
L’elettrificazione sostenibile
L’elettrificazione sostenibile della filiera industriale è considerata dal gruppo sempre più necessaria nei sistemi energetici globali, soddisfacendo circa il 90% delle vendite a prezzo fisso con elettricità carbon-free nel 2025, portando la generazione da fonti rinnovabili a circa il 75% del totale, nonché digitalizzando circa l’80% dei clienti di rete.
Dismissioni e investimenti
Altro punto centrale è il riposizionamento strategico dei business e delle aree geografiche con un piano di dismissioni di circa 21 miliardi di euro in termini di contributo positivo alla riduzione dell'indebitamento netto di Gruppo. Si prevede che la maggior parte di questo piano sia completata entro la fine del 2023, conseguendo una struttura societaria più agile, focalizzata nei sei Paesi “core” . A tal fine, tra il 2023 e il 2025 il Gruppo prevede di investire complessivamente circa 37 miliardi di euro, di cui il 60% a sostegno della strategia commerciale integrata del Gruppo (generazione, clienti e servizi), e il 40% a favore delle reti, per sostenere il loro ruolo di abilitatori della transizione energetica.
Crescita finanziaria
Assicurare la crescita e la solidità finanziaria coniugando un tasso di crescita annuale composto dell’Utile netto ordinario del 10-13% con un rapporto FFO/Net Debt del 28% previsto a partire dal 2023, oltre a mantenere un dividendo per azione (“DPS”) pari a 0,43 euro nel periodo 2023-2025, in aumento rispetto a 0,40 euro nel 2022; il DPS nel 2024 e 2025 è da considerarsi come un minimo sostenibile Nel 2025 si prevede che: l'EBITDA ordinario di Gruppo raggiunga i 22,2-22,8 miliardi di euro, rispetto ai 19,0-19,6 miliardi di euro stimati nel 2022. L’Utile netto ordinario di Gruppo raggiunga i 7,0-7,2 miliardi di euro, rispetto ai 5,0-5,3 miliardi di euro stimati nel 2022.
Cosa vogliono fare
Entro il 2025, nei sei Paesi “core” il Gruppo prevede di vendere circa l’80% dei volumi di elettricità con contratti a prezzo fisso, un aumento di circa 15 TWh (+7%) rispetto alle stime per il 2022. Il Gruppo prevede di soddisfare il 100% delle vendite a prezzo fisso con la propria produzione e con Power Purchase Agreements (“PPA”) di lungo periodo, prevedendo che il 90% circa sia coperto da fonti carbon-free, per assicurare ulteriormente l'evoluzione dei margini del Gruppo. A tal fine, il Gruppo, grazie alla consolidata relazione contrattuale con la propria base clienti, prevede di accelerare nei prossimi tre anni la diffusione di servizi a valore aggiunto e di un’infrastruttura di ultima generazione, nello specifico: punti ricarica per veicoli elettrici (da circa 0,5 milioni stimati nel 2022 a 1,4 milioni circa nel 2025); sistemi di accumulo behind-the-meter (da circa 99 MW stimati nel 2022 a 352 MW circa nel 2025); demand response (da circa 8,4 GW stimati nel 2022 a 12,4 GW circa nel 2025). Sul lato rinnovabili, invece, entro il 2025 il Gruppo prevede di aggiungere circa 21 GW di capacità rinnovabile installata (di cui circa 19 GW nei Paesi “core”), ben posizionandosi verso il raggiungimento dei propri obiettivi di decarbonizzazione, in linea con l'Accordo di Parigi. Il Gruppo prevede di sviluppare questa capacità rinnovabile grazie a una market-leading pipeline, pari a circa 425 GW.
Per Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel: “nei prossimi tre anni ci concentreremo su modelli di business integrati, know-how digitale nonché business e aree geografiche che possano aggiungere valore nonostante le complessità dell’attuale scenario, attraverso una struttura più snella e indicatori finanziari più solidi. Ciò aumenterà la nostra resilienza di fronte a potenziali future persistenti turbolenze, oltre a posizionare la nostra creazione di valore in un percorso di ulteriore crescita, a vantaggio di tutti gli stakeholder e accelerando l'indipendenza energetica nei Paesi “core”. La sostenibilità, pienamente integrata nelle nostre decisioni, continua a collocarsi alla base della nostra strategia, facendo anche leva sull'accelerazione dell'elettrificazione in tutte le economie”.