Energia in Africa, da Res4Med nasce un progetto per rafforzare gli investimenti nel sub-sahariano
Il network internazionale ha deciso di ampliare l'ambito geografico dell'associazione verso l'Africa Sub-sahariana con Res4Africa, alla luce delle enormi potenzialità e opportunità di crescita per il settore delle energie rinnovabili
Rafforzare gli investimenti energetici e infrastrutturali per accelerare lo sviluppo dell'Africa: sono alcuni degli obiettivi di Res4Med, la cui conferenza annuale si è tenuta in settimana. Il network internazionale, a cui partecipano aziende, fornitori di tecnologie, società di consulenza e mondo accademico, ha l'obiettivo di supportare la diffusione delle energie rinnovabili nel Mediterraneo e di trovare soluzioni di efficienza energetica per soddisfare i bisogni energetici locali. Dalla fine dello scorso anno, Res4Med ha deciso di ampliare l'ambito geografico dell'associazione verso l'Africa Sub-sahariana, alla luce delle enormi potenzialità e opportunità di crescita per il settore delle energie rinnovabili. Tale impegno si è concretizzato in Res4Africa, una nuova iniziativa che mira a estendere le relazioni a tutti i paesi africani.
L'Africa è ricca di risorse energetiche, ma offre un limitato accesso all'energia alle sue popolazioni; dal 2000 la domanda di energia nell'Africa sub sahariana è cresciuta del 45% e rappresenta solo il 4% del totale mondiale, nonostante la popolazione del continente rappresenti il 13% del totale.
In tale contesto il settore privato e gli investitori stranieri avranno un ruolo fondamentale per sostenere i nuovi investimenti. Secondo l'Iea, per soddisfare la domanda di approvvigionamento energetico saranno necessari ulteriori investimenti nella fornitura di energia di circa 110 miliardi di dollari l'anno. Nell'Africa sub sahariana, infatti, circa 600 milioni di persone non ha accesso all'elettricità.
“Il continente africano è importante e ha infinite potenzialità”, ha detto durante la conferenza Francesco Venturini, ad di Enel Green Power e presidente di Res4Med, “il continente è fondamentale per l'Italia e l'Europa, sia per le grandi opportunità che offre in termini di impresa sia per risolvere alla radice il problema dei flussi migratori”. Secondo Roberto Ridolfi, direttore generale Sviluppo e cooperazione internazionale presso la Commissione europea, “non dobbiamo più parlare di aiuti ma di sviluppo e investimenti. Oggi le leadership africane sono in grado di recepire un piano Marshall per l'Africa, per un piano di investimenti che vada dall'energia all'agricoltura e ai trasporti. Questo è nell'interesse di tutti”. “L'Italia deve essere il ponte tra Africa e Europa”, ha osservato Massimo Gaiani, direttore generale per gli Affari globali del ministero degli Esteri, “in questo l'energia ricopre un ruolo fondamentale, perché è fattore di sviluppo e stabilizzazione. Le persone che vengono in Europa lo fanno per necessità, se nei loro paesi ci fossero condizioni accettabili di vita, ci resterebbero. Sviluppo, reti e infrastrutture allontanano i rischi di crisi politiche e sociali”. Per Elham Ibrahim, commissario Infrastrutture ed Energia dell'Unione africana, “il continente ha molte risorse, ma carenza di elettricità. Dobbiamo lavorare insieme, Africa e Europa, per risolvere i problemi. È un'opportunità importante da non lasciarsi sfuggire”.