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È entrata in vigore la normativa Ue sulle batterie e rifiuti di batterie

where Roma when Mar, 20/02/2024 who roberto

Anie Confindustria: è la prima normativa a livello europeo che prende in esame l'intero ciclo di vita degli accumulatori

È entrata in vigore il 18 febbraiobatterie-cobat.jpg la normativa Ue che regolamenta l'immissione sul mercato delle batterie e la gestione dei suoi rifiuti. Il nuovo Regolamento 2023/1542, in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea dallo scorso 17 agosto (n. L191), stabilisce quali siano i requisiti in materia di sostenibilità, sicurezza, etichettatura, marcatura, messa in servizio e informazioni generali in merito alla gestione di batterie e dei loro rifiuti all’interno dell’Unione. Un pacchetto di regole che rappresenta, di fatto, la prima normativa a livello europeo che prende in esame l'intero ciclo di vita delle batterie: aspetti di approvvigionamento, produzione, modalità di utilizzo, con particolare riferimento alle buone pratiche, molto stringenti, sulla durata di vita e il riciclo delle batterie. Lo rende noto la federazione confindustriale Anie, che esprime apprezzamento.
 
Il commento
“Il nuovo regolamento batterie - dice il presidente Filippo Girardi - definisce un quadro legislativo stabile e di lungo termine per i produttori di batterie e i loro fornitori. Ciò impone degli impegni in fase di produzione, ma non solo: l’industria delle batterie è chiamata ad affrontare regole e nuovi obblighi con un altissimo livello di ambizione e con implicazioni importanti in tema di approvvigionamento delle materie prime, attuando un adeguato processo di due diligence. Ovvero, la messa in atto da parte del produttore di batterie di un sistema di gestione, che sia verificato ed ispezionato da enti terzi notificati, per valutare, identificare, prevenire e affrontare i rischi sociali e ambientali, effettivi e potenziali, correlati all'approvvigionamento, alla lavorazione e al commercio delle materie prime necessarie per la produzione di batterie. Principio guida sarà inoltre quello della progettazione sostenibile, in termini di specifici requisiti sulla durata, sulla riciclabilità e il riutilizzo delle batterie, approccio al quale già da tempo le imprese hanno aderito con convinzione”.  
 
Le critiche
Sebbene il regolamento dia specifiche indicazioni attuative e di “governance”, Anie Confindustria non può non rilevare alcune criticità: “Il regolamento - conclude il presidente della federazione dell’industria elettrica ed elettronica - non solo è estremamente complesso, essendo condizionata la sua completa attuazione alla pubblicazione di diversi atti di legislazione secondaria,  ma è indubbio che i  numerosi adempimenti previsti richiederanno alle imprese nazionali ed europee di mettere in campo investimenti importanti per adeguare i propri prodotti e i propri processi.  Diventa a maggior ragione strategico rafforzare le azioni di tutela dell’industria europea delle batterie, sempre più centrale per supportare il percorso di decarbonizzazione delle reti energetiche, della mobilità e dell’industria nazionale ed europea, salvaguardandone il livello di competitività rispetto a competitor extra Ue, anche con adeguate iniziative di sorveglianza sul mercato comunitario”.

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