E.On Italia, GdfSuez e alcuni fondi lasciano la gara per rilevare gli asset
Lo riferisce Quotidiano Energia, secondo il quale i francesi erano interessati particolarmente al pacchetto clienti elettricità-gas
Prime defezioni nella corsa alla vendita degli asset di E.ON Italia. Alla vigilia dell'inizio della fase relativa alle management presentation rispetto ai soggetti ammessi alla data room, si sarebbe registrata l'uscita di scena di GdfSuez. Lo riferisce Quotidiano Energia, secondo il quale i francesi sarebbero stati interessati in particolare al pacchetto clienti elettricità-gas, che conta circa 900mila clienti. Un passo indietro che lascerebbe la strada più libera ad Enel, che punta allo stesso obiettivo. Anche molti fondi si sarebbero ritirati. Più fuori dalla gara che dentro anche Gala. Alla fine - si legge sulla testata - si sarebbe dunque molto ridotto il numero dei partecipanti alle presentazioni al via tra Londra e Milano. Risulterebbe infatti che, tra quelli della short list, sia rimasto in corsa un solo pretendente per l'intero perimetro degli asset; ad esso si affiancherebbero i due candidati che fin dall'inizio si sono seduti al tavolo dei tedeschi a trattativa privata, ossia Edison e una cordata italo-svizzera-cinese, dietro cui si celerebbe - a quanto appreso da fonti finanziarie - un accordo stretto tra Ansaldo Energia e Shangai Electric Company assieme al fondo Capital Genève e a un ristretto gruppo di manager esterni (anche italiani).
Un solo interessato ci sarebbe invece per gli impianti eolici di E.On in Italia. La fase che comincia questa settimana, destinata a prolungarsi fino alla metà di ottobre, aprirà a quella decisiva delle offerte vincolanti attesa all'inizio del prossimo mese.