Eurostat, in Italia il prezzo dell’elettricità è in calo (-11%)
Tra la seconda metà del 2016 e lo stesso periodo dell’anno successivo il prezzo medio, in Europa, è rimasto stabile
Nell'Unione europea il prezzo medio dell'elettricità domestica è sceso dello 0,2% tra la seconda metà del 2016 e lo stesso periodo del 2017. Lo certifica l'Eurostat nel suo ultimo bollettino, che evidenzia anche un calo medio del prezzo del gas: -0,5%. Nell'Ue, il peso medio di tasse e imposte costituisce il 40% del prezzo medio dell'elettricità domestica.
Elettricità: in Italia forte calo dei prezzi - Nell'Unione europea il calo più consistente del prezzo per l'elettricità domestica si è registrato in Italia: -11,1% tra la seconda metà del 2016 e lo stesso periodo del 2017; a seguire la Croazia (-7,5%), la Slovacchia (-6,2%) e la Grecia (-6%). Gli aumenti più alti si sono registrati a Cipro (+12,6%), in Romania (+7,2%), a Malta (+7,1%), in Estonia (+6,5%) e nel Regno Unito (+5,3%). Nella seconda metà del 2017, il prezzo medio più basso per l'elettricità domestica, in KwH, si è registrato in Bulgaria (9,8 euro), Lituania (11,1) e Ungheria (11,3). Viceversa, i prezzi più alti per KwH si trovano in Germania (30,5 euro), Danimarca (30,1) e Belgio (28,8).
In Italia il prezzo medio è di 20,8 euro, leggermente sopra la media Ue (20,5), ma inferiore alla media dell'eurozona (21,8). Nel nostro Paese le tasse e le imposte incidono per il 36% sul prezzo dell'elettricità domestica, una percentuale inferiore sia rispetto alla media Ue (40%) che all'eurozona (44%); situazione identica in Francia. Le imposte incidono invece molto di più in Danimarca (69%), Germania (55%) e Portogallo (52%). Nel Regno Unito si attestano al 28%, e al 21% in Spagna. In fondo alla classifica c'è Malta, dove le tasse pesano solo per il 5% sul prezzo dell'elettricità domestica.