L’ex centrale di Porto Tolle diventerà un villaggio turistico da 60 milioni
L’area, situata nel Parco del Delta del Po, sarà in grado di accogliere fino a 8.000 turisti al giorno al centro di un'area di 110 ettari, di cui 20 ad area boschiva
Un investimento da 60 milioni di euro per la riconversione dell'ex centrale elettrica Enel di Porto Tolle in villaggio turistico in grado di accogliere fino a 8.000 turisti al giorno al centro di un'area di 110 ettari, di cui 20 ad area boschiva. Sono alcuni dei dati più significativi del progetto Delta Farm, che rientra nel più vasto progetto Futur-e, il programma Enel per riqualificare, insieme alle comunità locali, i siti di 23 centrali termoelettriche e di una ex area mineraria.
Il progetto è stato illustrato a Venezia dall'amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, dal governatore veneto Luca Zaia, da Roberto Pizzoli, sindaco di Porto Tolle e da Marco Galletti, ad di Human Company, la società che ha acquistato l'area da Enel e ha presentato il progetto di riconversione dell'area. Nel nuovo polo turistico di Porto Tolle è previsto anche un polo sportivo multifunzionale con un'area per gli sport acquatici. La struttura turistica che sorgerà al posto della ex centrale Enel nell'ambito del progetto Delta Farm dovrebbe aprire ai turisti nel 2023.
Enel ha presentato, nella sede della Giunta regionale del Veneto, il progetto di riconversione dell'ex centrale elettrica di Porto Tolle. “Dall'energia al turismo: la nuova vita dell'ex centrale di Porto Tolle” è il titolo scelto per il progetto, che interessa un'area di 110 ettari, su cui saranno investiti 60 milioni di euro dal gruppo Human (che acquisterà per 3,5 milioni il sito una volta completate le demolizioni, sostenute da Enel). 36 i mesi dalle caratterizzazioni previsti dal cronoprogramma per le demolizioni e le nuove costruzioni, una volta completate le eventuali bonifiche (che costeranno una trentina di milioni). Il nuovo villaggio avrà tra le 2.000 e le 2.200 piazzole e occuperà a regime, tra fine 2022 e inizio 2023, circa 400 persone. "Stiamo parlando - ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia - di un cadavere eccellente, che ha avuto una storia molto travagliata. Noi abbiamo sempre difeso fino in fondo la riconversione. E ringraziamo l'intraprendenza di Enel per aver permesso questo nuovo rinascimento per il Polesine all'insegna di sport, turismo e food, con un progetto innovativo che penso, spero e sono convinto sarà un modello replicabile".
"Parliamo di un cadavere eccellente, dieci anni fa ero ministro e abbiamo difeso la riconversione della centrale Enel del Polesine, ma poi il mondo è cambiato. Tanti ci hanno creduto, ma ora questo cadavere eccellente lo rianimiamo grazie a Enel e a un progetto innovativo". Così il governatore del Veneto Luca Zaia ha presentato il progetto di riconversione della centrale elettrica Enel del Polesine in una struttura turistica che sorgerà su un'area di 110 ettari, di cui 20 boschivi. L'intervento costerà 60 milioni di euro.