Elettricità

La capacità disponibile è passata da 54,4 a 78,7 GW, con un margine che sale da 1,3 a 24,8 GW. L’eccesso di potenza è dovuto alla forte crescita degli impianti a ciclo combinato a gas, avvenuta dal 2002 al 2011

Rispetto al 2013 si verifica una situazione di eccesso di capacità elettrica. Che il sistema elettrico italiano sia in una situazione di pesante overcapacity non è un novità, ma questo dato viene ora certificato da Terna, e in particolare dall’ad Matteo Del Fante in occasione di un’audizione alla Commissione Industria del Senato (come potete verificare nella foto qui accanto). In particolare, la domanda di punta massima, confrontando gli anni dal 2003 al 2013, è passata dal 53,1 a 53,9 GW: in pratica, è rimasta stabile. Se invece diamo un’occhiata alla capacità disponibile si passa da 54,4 a 78,7 GW, con un margine che sale da 1,3 a 24,8 GW. L’eccesso di potenza è dovuto alla forte crescita degli impianti a ciclo combinato a gas, avvenuta dal 2002 al 2011, e alla massiccia espansione delle fonti rinnovabili intermittenti tra il 2009 e il 2013: dal 2003 al 2013 si sono aggiunti circa 21,8 GW di potenza da termoelettrico e circa 27 GW di potenza da eolico e fotovoltaico. Intanto sono stati illustrati anche gli obiettivi per il prossimo futuro. 
Il Piano di Sviluppo 2014 di Terna prevede 8,1 miliardi di euro di investimenti per ottenere minori congestioni (per oltre 5.000 MW), maggiori capacità di interconnessione con l’estero (per 5.000 MW),  maggiore capacità di potenza liberata da fonti rinnovabili (per 6.000 MW) e minori emissioni di CO2 (-13 milioni di tonnellate/anno).
 
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