La Francia atomica batte il primato di export elettrico verso i Paesi rinnovabili. Una coincidenza?
Nel 2024 con 77 miliardi di chilowattora la Francia ha superato il record storico di esportazioni grazie alla continuità programmabile della produzione atomica “a basse emissioni di carbonio e competitiva sui mercati”
di Pepi Katona
Con 89 miliardi di chilowattora (8,9 TeraWattora, TWh) di esportazioni nette di elettricità nel 2024, la Francia ha battuto il suo record storico di 77 miliardi di chilowattora che risaliva al 2002. Nel 2024 la Francia ha registrato un saldo positivo delle esportazioni attraverso tutti i suoi confini verso Paesi ad alta produzione rinnovabile non programmabile. Una coincidenza? Ecco i dati dell’operatore francese di rete Rte: Germania-Belgio (27,2 miliardi di chilowattora), Italia (22,3 TWh), Regno Unito (20,1 TWh), Svizzera (16,7 TWh), Spagna (2,8 TWh). In Germania l’eolico (137 TWh) rappresenta il 32,8% della produzione e il fotovoltaico (63,9 TWh) il 14,91%. In Inghilterra l’eolico (91,3 TWh nel 2024) è il 35,31% della produzione elettrica e il fotovoltaico (28,9 TWh) l’11,17%. Germania, Gran Bretagna e Italia sono Paesi fortemente importatori di elettricità. In Svizzera in fotovoltaico nel 2024 ha prodotto 5,11 TWh pari al 7,36% della produzione. La Spagna nel 2024 ha prodotto 59 TWh eolici (23,71% della produzione elettrica nazionale) e 47,3 TWh fotovoltaici (19,02%) ma la penisola iberica non è solamente importatrice, e conta anche esportazioni di elettricità nelle ore in cui i consumi sono bassi e la produzione rinnovabile non programmabile va in eccesso, e manda in zona negativa i prezzi all’ingrosso dell’elettricità.
Questo risultato conferma la tendenza osservata da metà 2024, poiché la Francia ha già registrato nel primo semestre un record di esportazioni nette con 43 miliardi di chilowattora (contro 18 TWh nello stesso periodo del 2023). Le esportazioni sono state particolarmente elevate durante i mesi di maggio e luglio, con il raggiungimento di un nuovo record mensile (9,2 TWh) a maggio, il precedente record risalente a luglio 2014 (7,9 TWh).
Secondo Rte, “principalmente a basse emissioni di carbonio e competitiva sui mercati, la produzione di elettricità francese è spesso richiesta per alimentare il consumo europeo. Questa situazione testimonia concretamente il ruolo positivo degli scambi di elettricità a livello europeo per la bilancia commerciale francese, l'ottimizzazione del funzionamento del sistema elettrico a beneficio del consumatore (beneficiando dell'elettricità disponibile più economica e rafforzando la sicurezza di fornitura) e l'ambiente (che beneficia dell'elettricità che emette meno CO₂)”.
Per saperne di più https://www.rte-france.com/actualite...