Gme, il prezzo nel 2019 scende del 14,7% grazie al calo del costo del gas
Costo a livelli 2015, avanza ciclo combinato, carbone ai minimi
Nel 2019 il prezzo di acquisto dell'energia (PUN) sulla Borsa elettrica è stato pari a 52,32 euro a MWh, registrando un calo annuale del 14,7% che, dopo due rialzi dal minimo storico del 2016, lo ha riportato sui livelli del biennio 2014/2015. Lo rende noto il Gme nella newsletter che sintetizza l'andamento annuale del mercato elettrico italiano.
Il calo riflette principalmente la riduzione dei costi del gas, sceso ad un livello superiore solo al minimo storico del 2016. Restano infatti praticamente invariati, ai massimi dal 2013, i volumi scambiati nel mercato, sostenuti lato offerta esclusivamente dalle vendite nazionali a ciclo combinato ed eoliche (ai massimi storici), e lato domanda da una crescita degli acquisti degli operatori non istituzionali e dell'export. Sostanzialmente stabile, e per il terzo anno consecutivo sui livelli più elevati di sempre, anche la liquidità del mercato (72,1%), con i volumi di Borsa che aggiornano ancora il valore più alto dal 2009 (+0,2%).
A livello geografico, sono in decisa riduzione tutti i prezzi di vendita, attestatisi sui 51/52 euro MWh sulla penisola ed in Sardegna (-8/-9 euro a MWh) e scesi sotto i 63 euro a MWh in Sicilia (-7 euro a MWh). In evidenza l'ulteriore riduzione dello spread Nord-Sud, che risulta per la prima volta quasi nullo (0,36 euro a MWh, -0,98 euro a MWh). In termini di fonti, la crescita delle vendite nazionali è sostenuta dagli impianti a fonte tradizionale (+2,7%), in particolare a ciclo combinato, ai massimi dal 2012 (+12,2%). Cambiano, invece, i minimi storici sia le vendite a carbone (-39,5%) che quelle degli altri impianti tradizionali (-14,2%).Complessivamente in lieve calo rispetto ai valori molto elevati dell'anno precedente le vendite degli impianti a fonte rinnovabile (-0,6%), con un nuovo massimo storico per i volumi eolici (+15,1%), e un contestuale calo delle vendite degli impianti idroelettrici (-4,1%), mantenutesi comunque su livelli molto elevati, e di quelle solari che invece si portano ai minimi degli ultimi otto anni (-4,2%).