Elettricità

Enel contro la decisione del Tribunale Superiore delle Acque pubbliche che dichiara inammissibile il reclamo sul raddoppio del canone regionale per l'uso energetico dell'acqua

Le Sezioni Unite della Cassazione hanno accolto il ricorso con il quale l'Enel ha contestato la decisione del Tribunale Superiore delle Acque pubbliche, dell'aprile 2013, di dichiarare inammissibile il reclamo contro il raddoppio del canone regionale annuo per l'uso energetico dell'acqua pubblica deciso dalla Regione Piemonte. Secondo l’avviso dei Supremi giudici - sentenza 21215 - il regolamento emanato dal presidente della Giunta regionale del Piemonte, numero 19/R del 30 novembre 2010, può essere contestato davanti al Tribunale delle Acque proprio per quanto riguarda il raddoppio del canone che l'Enel dovrebbe pagare.
Raddoppio dei costi - I costi per la società Enel Produzione passerebbero da circa 4 milioni e mezzo di euro l'anno a circa 8 milioni e 200mila euro e per Enel Green Power il canone passerebbe da circa 4.160.000 euro a 7.683.000 euro. E' stato aumentato anche l'importo per ogni chilowatt di potenza nominale media, che passa da 14,64 euro a 27. Anche questo aumento deve essere ridiscusso, così come l'innalzamento dell'importo minimo del canone annuo per l'uso energetico di acqua pubblica, passato da 120 a 150 euro l'anno, sempre in base a quanto deciso dal Regolamento regionale impugnato dall'Enel. Ora la questione dovrà essere riesaminata dal Tribunale Superiore delle Acque pubbliche.