Le imprese del Venezuela: il razionamento dell’energia danneggia la produzione
Federcamaras stima che ci siano state perdite giornaliere di 200 milioni di dollari a causa dei black-out. 20 dei 23 stati venezuelani resteranno senza luce per 18 ore settimanali
La confindustria venezuelana, Fedecamaras, ha segnalato che il razionamento dell’energia elettrica portato avanti dal governo di Nicolas Maduro in 20 stati del Venezuela, a seguito dei blackout registrati a marzo, sta causando difficoltà alla produzione e alla fornitura di cibo nel Paese.
"Ci sono gravi problemi nel settore industriale, che non ha elettricità, e in settori che richiedono la refrigerazione. La produzione è totalmente interessata (dal razionamento elettrico) e le conseguenze stanno iniziando a farsi sentire anche nell’approvvigionamento (del cibo)", ha dichiarato il presidente di Fedecamaras, Carlos Larrazabal, secondo quanto riferito da media venezuelani. Gli imprenditori venezuelani non hanno ancora un calcolo esatto delle perdite causate da tutte le interruzioni del servizio elettrico avvenute nella prima e nell'ultima settimana di marzo. Tuttavia, la loro stima è che, a causa del massiccio blackout registrato il 7 di marzo, durato cinque giorni, ci siano state perdite giornaliere di 200 milioni di dollari.
Il governo di Nicolas Maduro ha annunciato il 31 marzo scorso la realizzazione di un piano di razionamento dell'elettricità della durata di 30 giorni. Secondo il programma del ministero dell’Energia elettrica, 20 dei 23 stati venezuelani resteranno senza luce almeno 18 ore alla settimana. Il programma non coinvolge Caracas, lo stato di Vargas e le regioni di confine di Amazonas e Delta Amacuro.