Indagine. Un italiano su 4 non conosce la differenza tra mercato libero e tutelato
Il racconto su come affrontare in modo consapevole la fine del mercato tutelato parte da un’indagine Pulsee sulla conoscenza degli italiani rispetto a questo ed altri temi legati all’energia domestica
Un italiano su quattro dichiara di non conoscere affatto la differenza tra mercato libero e tutelato. È questo il dato saliente di una ricerca condotta dalla società NielsenIQ per Pulsee, che ha interessato un campione rappresentativo della popolazione italiana interrogandola proprio sul grado di conoscenza del cambiamento in atto e, al contempo, di termologie e riferimenti della nostra bolletta da osservare con attenzione. Ebbene, la ricerca sulla liberalizzazione del mercato delle utenze domestiche evidenzia come ancora una percentuale piuttosto alta di persone si dichiari impreparata tanto sulla differenza tra Mercato Tutelato e Mercato Libero, quanto sulle parole che caratterizzano le utenze.
I dati sulla consapevolezza
Il dato che ignora le differenze nel mercato dell’energia sale al 54,1% tra i più giovani, nella fascia d’età tra i 18 e i 25 anni, e vede (al 14,6%) gli over 65 tra i più preparati. Il 44,6% del campione si dichiara consapevole della distinzione tra mercato tutelato e mercato libero, fornendo come fonti principali di informazione su questo argomento il web (32,9%), la TV (27,4%), il passaparola tra amici, familiari o colleghi (25,3%) e i quotidiani di informazione (23,8%). Un momento di cambiamento che ingenera certamente qualche preoccupazione: un italiano su tre (il 33% degli intervistati) si dichiara infatti preoccupato da questo passaggio, tanto è vero che una buona porzione (il 45,8%) pensa di provvedere a cambiare le sue utenze, passando a un operatore del mercato libero, prima del termine del mercato tutelato, al netto di qualunque possibile ulteriore proroga.
Leggere la bollette
La ricerca di NielsenIQ aiuta ad inquadrare in maniera più approfondita e semplice quali sono le componenti rilevanti della nostra bolletta secondo il campione intervistato. Gli italiani infatti, oltre all’importo, dichiarano di fare particolare attenzione al riepilogo dei consumi in bolletta (55,7% degli intervistati), ai dati della fattura (49,8%), al sunto delle spese imponibili e delle imposte (45,6%), al riepilogo delle letture del contatore (40,6%) e allo storico dei consumi dell’ultimo anno (39,6%). La buona notizia, probabilmente complice la volatilità dei prezzi dell’energia che ha caratterizzato gli ultimi due anni, è il grado di consapevolezza di alcune componenti di spesa presenti in bolletta. La materia energia è ben nota agli italiani (56,3% degli intervistati), così come il costo per il trasporto dell’energia (55,5%), per la gestione del contatore (52,6%) e per gli oneri di sistema (50,5%). Tra le parole con cui si ha maggiore dimestichezza emerge il POD (44,7%), mentre si sa ancora poco di elementi, pur importanti, come la differenza tra potenza contrattualmente impegnata e disponibile (39,8%), il costo di dispacciamento (29,3%) e il PUN (21,9%).
L’energipedia
Per rispondere a concrete esigenze di chiarezza e semplificazione, Pulsee Luce e Gas ha deciso inoltre di presentare, proprio nell’ambito dell’iniziativa di education, una breve guida cui ha dato il nome di Energipedia: alcuni utili spunti che raccontano in modo chiaro come leggere una bolletta, fornendo un glossario semplificato di quei termini che sembrano talvolta indecifrabili ma che caratterizzano il mercato dell’energia. L’Energipedia, che sarà disponibile sul sito www.pulsee.it e che si unisce ad un video tutorial parte della campagna di comunicazione del marchio, racconta anche le differenze tra mercato libero e tutelato e affronta alcuni temi con cui stiamo familiarizzando e che potranno rappresentare nuove opportunità per l’energia di casa in ottica sostenibilità e transizione energetica.