Iniziata la trattativa per il rinnovo del contratto elettrico. I sindacati chiedono che l’intesa sia sottoscritta prima dell’estate
Al centro delle richieste l’attenzione all’occupazione attraverso il consolidamento dell’apprendistato
Si è aperta a Roma la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore elettrico, scaduto il 31 dicembre scorso e che interessa circa 53 mila lavoratori, impiegati in oltre 130 aziende. All’incontro presso la sede di Confindustria c’erano in presenza le segreterie nazionali di FILCTEM, FLAEI e UILTEC, e le rappresentanze delle associazioni datoriali di Elettricità Futura, Utilitalia, Energia Libera e delle aziende Enel, Terna, Sogin con in collegamento da remoto la delegazione trattante.
I temi all’ordine del giorno
Le organizzazioni sindacali, nella piattaforma inviata alle controparti lo scorso 23 dicembre, consapevoli del contesto di grande cambiamento derivante dalla transizione energetica e della digitalizzazione che il settore elettrico è chiamato ad affrontare, hanno messo al centro delle richieste l’attenzione all’occupazione attraverso il consolidamento dell’apprendistato, condizioni economiche e normative migliorative sia per i neoassunti, sia per tutti i lavoratori del settore. I tempi brevi del rinnovo contrattuale dovranno conciliarsi anche con la piena esigibilità del protocollo sulla solidarietà occupazionale; la partecipazione dei lavoratori dentro le singole aziende e anche attraverso il rafforzamento dell’osservatorio di settore; la riduzione dell’orario di lavoro legata alla formazione e ad una richiesta di aumento salariale di 195 euro per il triennio 2022 – 2024, insieme al potenziamento del welfare contrattuale.
Formazione e innovazione
Inoltre, la creazione di un ecosistema del mondo elettrico e la formazione continua sono gli strumenti per consolidare l’occupazione a fronte degli ingenti risorse che le aziende del settore dovranno gestire. Proprio per questo sarà importante investire per innalzare le competenze e garantire il know how opportuno per superare questa transizione nevralgica per il futuro del Paese.
Infine, il modello contrattuale in vigore ha dimostrato di reggere gli urti degli anni complicati e difficili della pandemia, prima e della guerra oggi in corso in Ucraina; per questo sarà quanto mai necessario che “la distribuzione degli aumenti nel triennio dia risposte importanti a partire dall’anno in corso. Motivo per il quale questo contratto va chiuso in tempi rapidi, prima delle vacanze estive”: hanno ribadito i segretari generali di Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil, Falcinelli, Testa, Pirani al tavolo con le controparti.