Mercato libero. UNC: molti clienti hanno ricevuto la disdetta unilaterale dei contratti a prezzo bloccato
Il venditore può cambiare i prezzi con il solo obbligo di darne comunicazione in forma scritta al cliente con un preavviso non inferiore a tre mesi. Vignola: una beffa
Nel mercato libero serve molta più trasparenza: da gennaio c'è stato un boom di variazioni contrattuali, che a differenza di quanto si racconta negli spot, secondo i quali con i prezzi bloccati possiamo stare tranquilli senza più preoccupazioni per un anno o due, il Codice di condotta commerciale prevede la possibilità per il venditore di cambiare le carte in tavola. Lo ricorda in una nota Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori.
Una beffa per i consumatori
"Se, nel contratto di fornitura, è esplicitamente prevista la facoltà per il venditore di variare unilateralmente le clausole contrattuali, cosa che c'è sempre, per un giustificato motivo come è il rialzo dei prezzi, il venditore può cambiare i prezzi con il solo obbligo di darne comunicazione in forma scritta al cliente con un preavviso non inferiore a 3 mesi rispetto alla decorrenza delle variazioni. Una presa in giro e una beffa per i consumatori" prosegue Vignola.
La risposta di Cingolani
"Per questo la risposta del ministro Cingolani all'interrogazione del M5S di due giorni fa è a dir poco imbarazzante, visto che a suo dire va tutto bene e il Governo ha già fatto tutto per completare il percorso di liberalizzazione. Per usare le sue parole: il legislatore ha messo in campo una molteplicità di strumenti per gestire la progressiva transizione verso il mercato liberalizzato in modo prudente e con ampie garanzie per i consumatori". Un miraggio lontano anni luce dalla realtà" conclude Vignola.