Nasce finalmente il progetto di rete elettrica integrata europea, Italia in prima fila
Terna Rete Italia è a capo del consorzio del progetto Best Paths, che raggruppa 39 partners. È anche leader del filone di ricerca più grande, che vede la partecipazione di Toshiba, Rse, Nexans e DeAngeli
Diventerà forse realtà il grande sogno degli strateghi dell’elettricità: un mercato unico europeo totalmente interconnesso con le rinnovabili, che potrebbero arrivare a tre quarti del totale. L’Italia, una volta tanto, è in prima fila. Spetta infatti a Terna il ruolo guida nei progetti finanziati dalla Ue con il programma “Best Paths” per le nuove reti di trasmissione a corrente continua.
L’ambizioso progetto di ricerca, che sarà co-finanziato dall'Ue, si concentrerà sullo sviluppo di reti di trasporto a capacità elevata, necessarie per soddisfare gli obiettivi energetici a lungo termine dell'Europa e l'incorporazione delle energie rinnovabili. Il progetto riunisce partner esperti intorno a cinque aree dimostrative su larga scala, focalizzate sull'obiettivo di garantire una maggior capacità di rete e flessibilità di sistema grazie all'incorporazione di sistemi di trasmissione e soluzioni innovative per collegare i parchi eolici offshore e migliorare le interconnessioni dell'intera rete elettrica.
Tra i Tso - le società che controllano le reti - coinvolti vi è Terna, il gestore del sistema elettrico italiano, la quale con la sua controllata Terna Rete Italia partecipa al progetto in qualità di presidente del consorzio che raggruppa i 39 partners. Terna Rete Italia è anche leader del filone di ricerca più grande tra i cinque in cui si articola il progetto Best Paths, e che vede la partecipazione anche di Toshiba, Rse, Nexans e DeAngeli. Si tratta di un’area di ricerca che punta allo sviluppo di tecnologie, componenti e sistemi ad elevate prestazioni tecniche, economiche ed ambientali, finalizzati al futuro ammodernamento del collegamento in corrente continua Sacoi (tra Sardegna, Corsica ed Italia continentale), ma utilizzabili, sia come componenti che come sistemi, anche in altri contesti, quali per esempio la possibilità di dare forma ad una super rete in corrente continua affidabile ed efficiente, necessaria per trasferire grandi quantità di energia anche su lunghe distanze e permettere di conseguenza anche una migliore integrazione della generazione da fonti rinnovabili.
Il coordinatore del progetto, Vicente González López di Red Eléctrica de España (Ree), ha parlato della nuova sfida del settore energetico europeo, che “va ben oltre l'intrinseca complessità dei singoli sviluppi proposti, poiché il progetto richiederà un importante sforzo di coordinamento per analizzare congiuntamente i risultati di ogni singolo sito e valutarne, su scala globale, l'impatto combinato sul futuro sistema energetico europeo”. González López ha così descritto i soggetti impegnati nella realizzazione di questo ambizioso progetto: “Trentanove protagonisti che lavorano, accomunati dalla volontà di imprimere un cambiamento radicale alla capacità e alla flessibilità della rete. Rappresentano l'intera catena dell'innovazione in Europa, dalle università e dai centri di ricerca che generano nuova conoscenza, all'industria energetica che sviluppa nuovi prodotti e agli utilizzatori finali quali i gestori dei sistemi di trasmissione e alle utilities che applicano questa conoscenze e questi prodotti per fornire un servizio migliore alla società”. Per colmare il divario dalla produzione di elettricità da fonti rinnovabili remota ai centri di grande consumo, Best Paths si focalizzerà sullo sviluppo di linee Hvdc Multi-terminal interoperabili e sulla modernizzazione/ potenziamento degli attuali corridoi AC. I risultati sperimentali di Best Paths saranno integrati in analisi di impatto europee volte a dimostrare la scalabilità delle soluzioni e saranno messi a disposizione già dal 2018 a beneficio di replica per la rete di trasmissione pan-europea e il mercato elettrico.