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Nucleare, il PD di Latina contro la proposta di riapertura dei reattori

where Latina when Mar, 16/04/2024 who roberto

Il Partito Democratico si schiera contro la proposta di un ritorno al nucleare: “Non è necessario, ecco alcuni dati che lo dimostrano”

“Apprezzo molto l’intervento omarsarubbo-2.jpgdel Segretario di Latina, Marco Cepollaro, di contrarietà alla riapertura di centrali nucleari. Una linea chiara, la nostra, nel solco della decisione referendaria del 1987 e della linea politica ribadita in più occasioni dalla segretaria nazionale, Elly Schlein. Lo ha scritto in una nota, il segretario provinciale del PD di Latina, Omar Sarubbo in risposta ad un senatore sempre del comune laziale, Claudio Fazzone, che aveva proposto la riapertura delle centrali nucleari.
 
Il peso delle rinnovabili
“Inizio con il far presente al Sen. Claudio Fazzone ed altri esponenti del Governo nazionale– si legge in un comunicato – che la produzione italiana di energia da fonti green nel 2023 ha raggiunto il 43,8% del totale. Parliamo di idroelettrico, solare, eolico, geotermico e biomasse. Invito a leggere un chiarissimo articolo del Sole 24 Ore del 22 gennaio u.s. che descrive analiticamente la composizione di tale dato. Vi è da dire, ad onor del vero, che la riduzione dei consumi elettrici, determinata soprattutto dal calo della produzione industriale, ha inciso sulla crescita di tale percentuale di incidenza ma, in ogni caso, non ne offusca la portata. Prima di assumere posizioni avventate, sarebbe utile fare un semplice esercizio di osservazione delle migliori pratiche green presenti in Europa e nel mondo.  Se puntassimo sul nucleare dovremmo attendere più di dieci anni per vedere attiva la prima centrale”.
 
Le soluzioni
“Servono secondo gli osservatori e gli operatori più attenti – scrive ancora - almeno due cose. Da una parte una visione di sistema e responsabilità: riduzione consumi, migliori reti e accumuli, ulteriori investimenti per grandi impianti. Dall’altra un nuovo imponente piano di incentivi ad imprese e famiglie che accetterebbero di buon grado, come avvenuto in passato con il Conto energia, di partecipare alla transizione energetica se sostenute economicamente da aiuti di Stato”.

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