Elettricità

I sindaci di cinque comuni sardi della zona dicono che la centrale elettrica è il passato e che su di essa non si può costruire il futuro

Cinque sindaci della Barbagia in Sardegna voltano le spalle ai lavoratori della centrale elettrica di Ottana. In un duro documento - leggiamo sull’Unione Sarda - gli amministratori sostengono esplicitamente che la centrale elettrica di Clivati è il passato e che su di essa non si può costruire il futuro. Lo affermano i sindaci Ester Satta di Olzai, Mariangela Barca di Sarule, Efisio Arbau di Ollolai, Giovanni Cugusi di Gavoi e Gigi Littarru di Desulo in merito alla vertenza nata per difendere i dipendenti della centrale di Ottana Energia.
“Ancora una volta si fa leva sulla disperazione dei lavoratori per far passare come rivendicazioni di un territorio la difesa degli interessi dei prenditori di turno”.

“Per risolvere il dramma dei lavoratori e superare la crisi si chiede l'unitarietà di tutte le forze su un'unica vertenza, ovvero il ripristino del regime di essenzialità per la centrale di Clivati - dicono i primi cittadini -. Sono gli stessi operai che la richiedono con forza, perché questa soluzione viene prospettata come unica strada percorribile senza alternative. Il futuro di Ottana non può essere, però, la vecchia e obsoleta centrale di Ottana Energia”.
I sindaci indicano una strada: procedere al risanamento e alla riqualificazione ambientale del sito industriale, con l'impiego immediato dei lavoratori che perdono il lavoro nella centrale.