Il Parlamento Ue approva le nuove norme sul mercato dell’elettricità
Accordo a Strasburgo sulle quattro nuove legislazioni del “mercato interno dell'elettricità”. In futuro si potrà cambiare il fornitore a costo zero in 24 ore
Il Parlamento europeo ha approvato le nuove regole per creare un mercato europeo dell'elettricità più pulito, più competitivo e in grado di affrontare più efficacemente le emergenze, adottando in via definitiva quattro nuove legislazioni sul mercato elettrico, concordate informalmente con i ministri alla fine del 2018. Si conclude così il percorso legislativo del pacchetto Energia pulita.
L’Accordo sul regolamento sul “mercato interno dell'elettricità” è stato approvato con 544 voti favorevoli, 76 contrari e 40 astensioni. L'intesa sulla direttiva per “norme comuni per il mercato interno dell'elettricità” è stata approvata con 551 voti favorevoli, 72 contrari e 37 astensioni. I consumatori trarranno notevoli vantaggi dalle nuove norme, poiché avranno accesso a contatori intelligenti e a prezzi dinamici. Disporranno inoltre della possibilità di cambiare fornitore senza costi, entro un periodo massimo di tre settimane (24 ore entro il 2026).
Gli Stati membri potranno regolamentare, temporaneamente e a specifiche condizioni, i prezzi per assistere e proteggere le famiglie povere o vulnerabili. Tuttavia, i sistemi di sicurezza sociale dovrebbero essere lo strumento principale per affrontare la povertà energetica. Uno degli obiettivi principali delle nuove norme è consentire che almeno il 70% della capacità commerciale attraversi liberamente le frontiere, facilitando gli scambi di energia rinnovabile attraverso le frontiere Ue. In tal modo si vogliono sostenere gli sforzi per il conseguimento dell'obiettivo vincolante Ue, che fissa la quota di energia da fonti rinnovabili al 32% del consumo finale lordo entro il 2030. Inoltre, sarà consentito alle autorità nazionali di pagare le centrali elettriche a combustibili fossili per stare in ‘stand-by' per un periodo di tempo limitato in caso di picco della domanda, grazie ad un meccanismo noto come ‘regolazione della capacità'.
Le nuove norme introdurranno limiti più stringenti per gli Stati membri che sovvenzionano le centrali elettriche, per evitare che le centrali più inquinanti in Europa ricevano aiuti di Stato. Le misure si applicheranno a tutte le nuove centrali elettriche, a partire dalla data di entrata in vigore del regolamento e a quelle esistenti a partire dal 2025. Le nuove norme non incideranno sui contratti di capacità conclusi prima del 31 dicembre 2019. La nuova legislazione sulla preparazione del settore elettrico nell'affrontare le emergenze è stata approvata con 569 voti favorevoli, 61 contrari e 34 astensioni. Sarà garantita una migliore protezione dei cittadini contro le improvvise carenze di approvvigionamento elettrico che portano ai ‘blackout'. Gli Stati membri saranno tenuti a elaborare piani nazionali per valutare il rischio di penuria energetica e a cooperare a livello regionale. Chi riceve assistenza da altri Paesi Ue dovrebbe sostenere tutti i costi ragionevoli connessi. Quanto alla regolazione del mercato dell'elettricità, sono state modificate le norme che istituiscono l'Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia (Acer) che avrà maggiori poteri. L'accordo è stato approvato con 558 voti favorevoli, 75 contrari e 31 astensioni.