Pastoncino per tutti gli isotopi: la previsione Aiea sulla capacità nucleare al 2050, il guasto a Krško e la stagione del sì di Gava
L’Aiea prevede almeno un raddoppio della potenza nucleare installata al 2050. Scoperta una perdita nella centrale nucleare slovena di Kršco. La viceministra Gava dà ragione a Salvini
L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (l’Aiea) prevede un forte aumento della capacità di produzione nucleare nei prossimi tre decenni in un contesto di emergenza climatica. “Il cambiamento climatico gioca un ruolo chiave, così come la sicurezza dell’approvvigionamento energetico”, ha dichiarato il direttore generale, Rafael Grossi, in una nota. Di fronte “alla situazione geopolitica e ai conflitti militari, sempre più paesi considerano l’energia nucleare come una fonte di energia resiliente e affidabile”, spiega l’organismo delle Nazioni Unite. Nello scenario più favorevole per il nucleare, l’Aiea prevede almeno un raddoppio della potenza installata, che salirebbe a 890 gigawatt nel 2050 rispetto ai 369 GW attuali. In precedenza si ipotizzavano 873 GW.
Spenta la centrale nucleare slovena di Krško, localizzato il guasto
E' stata spenta la centrale nucleare slovena di Kršco (nella foto), a circa 120 chilometri da Trieste. I tecnici hanno infatti localizzato la perdita scoperta giovedì scorso. All'inizio hanno ridotto gradualmente la potenza del reattore prima di arrivare allo spegnimento. La centrale ora non produce elettricità così da ridurre temperatura e pressione nel circuito primario, là dove è stato individuato il guasto. Attivate tutte le procedure per accertare le cause della perdita e predisporre un piano d'azione. Secondo quanto riferito, l'operazione richiederà diverse settimane. Oltre agli operatori della centrale, sono sempre presenti i rappresentanti dell'Autorità nazionale per la sicurezza nucleare che fanno sapere: "Riparare il danno senza eliminare la causa non garantisce la sicurezza nucleare a lungo termine".
Nucleare, Gava: “Salvini ha ragione, apriamo la stagione dei Sì”
“La Lega crede in una visione di futuro innovativo e sostenibile. E l’energia nucleare è tassello fondamentale della sfida. Non è immaginabile un sistema energetico decarbonizzato, stabile e sicuro, senza la garanzia che offrono gli avanzamenti scientifici e tecnologici in questo settore. Archiviamo la stagione dei no e dei timori, apriamo quella dei sì. Le imprese ci sono, le istituzioni ci sono. Noi ci siamo”. Così il viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica Vannia Gava commenta le parole del vicepremier Matteo Salvini che ha tracciato la rotta per il nucleare, a partire dal 2024.