Porto Tolle, per Clavarino (Assocarboni) “decisione comprensibile”
Per il numero uno di Assocarboni il prolungato blocco del progetto ha reso impossibile la realizzazione anche per un colosso come Enel
L’annuncio di Enel dell’abbandono definitivo del progetto di riconversione di Porto Tolle, per Andrea Clavarino, presidente di Assocarboni, è una “decisione comprensibile”. “Il progetto - ha rilevato - avrebbe avuto un forte impatto positivo sull'economia locale e nazionale, oltre a garantire maggior sicurezza e economicità al nostro sistema energetico, ma a causa di difficoltà normative e contenziosi locali è stato bloccato per oltre dieci anni, diventando di fatto di difficile realizzazione anche per un grande operatore quale Enel”.
“Perdere progetti di oltre 2,5 miliardi di euro con importanti ricadute occupazionali, quale poteva essere la conversione della centrale di Porto Tolle - ha poi proseguito - dimostra quanto sia urgente un intervento del Governo sul quadro normativo affinché si riesca a garantire agli operatori maggiore certezza degli investimenti e dei tempi”.
“Mentre in Europa e nel mondo il carbone è la fonte più competitiva per la generazione di elettricità l'Italia, pur vantando alcuni dei migliori impianti al mondo, con efficienze del 46%, continua a rimanere indietro, mantenendo una quota del carbone nel mix energetico di solo il 12%”.