Relazione Autorità, l’elettricità costa troppo sul mercato libero. Bortoni apre inchiesta conoscitiva
I prezzi dell'elettricità sul mercato libero sono spesso più alti di quelli del servizio di maggior tutela. È la denuncia del presidente dell'Autorità per l'energia, Guido Bortoni, che annuncia l'avvio di un'indagine in materia estesa anche al gas. L'obiettivo è anche comprendere le barriere che rallentano la maturazione del mercato retail”.
“Dai risultati preliminari dell'attività di monitoraggio retail, avviata nel 2011, emergono elementi di preoccupazione, sui quali l'Autorità ritiene necessario effettuare approfondimenti, anche in relazione all'importanza di far crescere il mercato libero dell'energia”, ha evidenziato Bortoni. Dal confronto, ancora preliminare, tra le condizioni economiche per la fornitura di energia elettrica applicate ai clienti domestici forniti nel mercato libero e quelle applicate alle famiglie fornite nel regime di tutela, sembra infatti emergere “che i prezzi unitari applicati dai venditori al mercato libero siano, in diversi casi, più alti di quelli del mercato tutelato e, quindi, dei livelli che si avrebbero trasferendo sul cliente il prezzo di un paniere ragionevole acquistato nel mercato all'ingrosso”.
“Dalle prime rilevazioni, - ha proseguito Bortoni – la maggiorazione di prezzo sul mercato libero per la componente a copertura dei costi di approvvigionamento, sembra raggiungere
livelli anche sensibilmente superiori a quelli del servizio di maggior tutela. Nell'analisi delle offerte per il mercato libero è difficile tenere correttamente conto di alcuni fattori, quali
il valore attribuito dal cliente finale alle componenti non-di-prezzo che caratterizzano l'offerta scelta (tra cui, ad esempio, eventuali punti premio o servizi aggiuntivi
riconosciuti al cliente o maggiori livelli di qualità commerciale garantiti). Tuttavia, dal confronto, sembrano emergere margini per offerte più convenienti in termini di
prezzo, nell'interesse stesso di uno sviluppo più dinamico del mercato libero”.
L'Autorità ritiene quindi “doveroso” aprire un'indagine conoscitiva, estendendola anche al settore gas. “Di più, l'indagine sarà rivolta a comprendere meglio le barriere che
oggi rallentano la maturazione del mercato retail”.
Sul mercato libero, a nove anni dall'apertura del gas e a 5 dell'elettricità, sono infatti passate “solo” il 18% delle famiglie per quanto riguarda la luce e il 13% per il metano.