RSE: “La resilienza del sistema elettrico si migliora con contributo di tutti”
Presentata a Milano la monografia di RSE View sul tema dell’analisi della sicurezza e delle forme di prevenzione per rendere il sistema elettrico resiliente e capace di rispondere al meglio agli eventi critici
Un lavoro di concerto, da realizzare in sinergia fra decisori, regolatore, enti di ricerca e tutti gli operatori del sistema elettrico. L’obiettivo: disporre di reti e infrastrutture in grado, in caso di eventi critici, di mantenere l’operatività ed eventualmente di ripristinare il servizio nel tempo più breve possibile.
È quanto emerso durante la presentazione della nona monografia della collana RSEView “Resilienza del Sistema Elettrico”, avvenuta a Milano e dedicata a un argomento sempre più al centro del dibattito nel mondo dell’energia, dei ricercatori e dei decisori.
Per resilienza di un sistema si indica la capacità dello stesso di fare fronte a condizioni particolarmente critiche e di rispondere, in tempi il più possibile brevi, ad eventi che ne possono minare la funzionalità.
Nella tavola rotonda che ha seguito la presentazione della monografia da parte del suo curatore Emanuele Ciapessoni, ne hanno discusso Marilena Barbaro del Ministero dello Sviluppo Economico e rappresentati della AEEGSI, di Regione Lombardia e dei principali operatori di trasmissione e distribuzione.
Come analizzato nella monografia, gli elementi che concorrono maggiormente a creare guasti e distacchi della rete, oltre alle interruzioni di responsabilità del distributore, sono le nevicate e la formazione di manicotti di ghiaccio sulle linee elettriche, la corrosione salina, gli effetti delle trombe d’aria e le alluvioni. Eventi che, dagli anni ‘70 ad oggi, sono in costante crescita e che negli ultimi anni hanno portato a numerose interruzioni. Nel corso del 2015 (dati AEEGSI relazione annuale 2016), la durata media annuale a livello nazionale di interruzioni per cliente in bassa tensione ammonta a 69 minuti, se si considerano le interruzioni dovute a fenomeni non imputabili al distributore. Un dato in crescita rispetto ai 19 minuti del 2014 e ai 31 del 2013 ma confrontabile con i 58 minuti del 2012. Il dato 2015 è dovuto a eventi meteorologici, particolarmente violenti e di vasta estensione come quelli registrati in Emilia Romagna e Lombardia nel febbraio 2015, dove oltre 360.000 clienti hanno subito un’interruzione di durata superiore a 8 ore. Nel corso del 2017 analoghi disalimentazioni si sono verificate in Abruzzo e Marche nel mese di gennaio 2017, con tempi di distacco che si sono prolungati anche oltre 72 ore per 39.000 clienti. Risultano sostanzialmente stabili i dati riferiti alle interruzioni di responsabilità del distributore.
“Abbiamo deciso di affrontare il tema della resilienza per fare da apripista – ha detto nel suo intervento Stefano Besseghini, AD e Presidente di RSE – rispetto a un argomento che solo recentemente è diventato elemento di confronto, dibattito e ricerca, ma che rappresenta al meglio uno degli elementi prodotti della costante disarticolazione del sistema. Ciò che emerge chiaramente dal lavoro che pubblichiamo è come la resilienza non sia un argomento da affrontare in maniera autonoma. È necessario guardarlo in un’ottica più ampia, che coinvolga tutti gli operatori, il regolatore e anche l’utente finale. Il punto di arrivo delle nostre ricerche rispetto alla sicurezza del sistema elettrico, minata da fattori esogeni come le calamità naturali, o interni, come il deterioramento della rete, dovrebbe condurre a un ampio livello di consapevolezza del valore intrinseco che un sistema resiliente si porta con sé”.
L’Assessore alla Protezione Civile di Regione Lombardia, Simona Cordonali, ha chiuso i lavori sottolineando come un tema così vasto come la resilienza spinga verso la costruzione di una rete di informazione e conoscenze che derivino dallo scambio reciproco delle esperienze tecniche e scientifiche di tutti gli stakeholders. Per questo Regione Lombardia, già nel 2010, ha promosso la prima sottoscrizione di un protocollo con i gestori e gli operatori delle principali infrastrutture critiche dei trasporti e della distribuzione di energia, finalizzato allo scambio di informazioni, in tempo reale, utilizzando il registro della sala operativa della protezione civile regionale.