Sorgerà negli Emirati la prima centrale nucleare araba
L’annuncio è stato dato dallo sceicco Mohammed Bin Rashid al Maktoum, vice presidente degli Emirati Arabi Uniti e governatore di Dubai
Sarà realizzata quest’anno negli Emirati Arabi Uniti la prima centrale nucleare araba, con un valore di 20 miliardi di dollari. Lo ha scritto sul suo account Twitter lo sceicco Mohammed Bin Rashid al Maktoum, vice presidente degli Emirati Arabi Uniti e governatore di Dubai, dopo una riunione del governo presso il palazzo presidenziale di Abu Dhabi. Lo apprendiamo da Agenzia Nova.
"Gli Emirati Arabi Uniti si preparano per essere il primo paese arabo a realizzare il vecchio sogno di produrre l'energia da reattori nucleari” ha scritto Al Maktoum. Le autorità emiratine hanno avviato un ambizioso programma nucleare che prevede la costruzione di quattro centrali nucleari e investimenti stimati di 20 miliardi di dollari.
La struttura di Barakah, sede prevista per il reattore, è un impianto a fissione che utilizza il sistema di acqua pressurizzata. La produzione di energia avviene attraverso un circuito separato o duale, dove il fluido che va in turbina non transita per il nocciolo del reattore. In base alle stime la potenza nucleare contribuirà per il 25 per cento al mix energetico non derivante da idrocarburi entro il 2021.
Secondo quanto dichiarato ai media emiratini da Hamad al Kaabi, rappresentante permanente degli Emirati Arabi Uniti presso l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), il combustibile nucleare che alimenterà i reattori sarà acquistato da Corea del Sud, Russia, Francia e Stati Uniti. Al Kaabi ha riferito che gli Emirati stanno esaminando varie possibilità per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi prodotti dai reattori. Una delle ipotesi è la creazione di siti di stoccaggio direttamente nel paese, mentre un’altra possibilità è inviare all’estero i rifiuti per il processo di trattamento e reimportare poi nel paese piccoli volumi da immettere nuovamente nel sistema.
In base al nuovo programma energetico per il 2050 il governo emiratino ha previsto un mix energetico che prevede il 44 per cento di energia pulita, il 38 per cento gas, il 12 per cento carbone pulito e il 6 per cento nucleare. La strategia mira anche a ridurre il consumo di energia per singolo abitante e azienda del 40 per cento e verrà attuata in tre fasi: la prima mira ad accelerare il consumo efficace dell'energia e a diversificare le risorse; la seconda prevede invece la ricerca di nuove soluzioni che possano integrarsi con le necessità di sviluppo e di trasporto; la terza fase si concentrerà sulla ricerca e lo sviluppo di fonti energetiche che possano consentire uno sviluppo sostenibile.