Stangata al comune di Treviso, bollette non pagate per 300mila euro
Il debito risale al 2007, quando ci fu il passaggio dai vecchi ai nuovo contatori. Siglato accordo con il fornitore Ascotrade
Stangata per l’elettricità al Comune di Treviso: dovrà infatti pagare circa 300mila euro per un conguaglio relativo agli anni 2007-2008. Si tratta del periodo in cui c’è stato il passaggio dai vecchi ai nuovi contatori, dove non è più necessario effettuare il conguaglio dopo che durante l’anno erano state emesse bollette calcolate su consumi presunti.
Ora il Comune ha raggiunto un accordo con Ascotrade, l’utility che fornisce l’elettricità per strade e illuminazione dei cimiteri: la maxibolletta sarà pagata a ratenel giro di alcuni anni. Castelfranco Patrimonio Servizi, la municipalizzata che gestisce illuminazione pubblica e cimiteri, aveva chiesto che fossero effettuate tutte le verifiche del caso prima del pagamento, procedura particolarmente lunga e laboriosa, e solo nei giorni scorsi si è arrivati alla definizione dell’accordo.
“La bolletta si riferisce al periodo precedente all’installazione dei nuovi contatori elettronici – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Romeo Rosin – . Prima, infatti, venivano inviate delle bollette su consumi presunti e poi si procedeva col conguaglio”.
Quando c’è stato il passaggio ai nuovi contatori ci siamo trovati con uno scoperto enorme di circa 300mila euro. Cps e Ascotrade, l’ente che ci vende l’elettricità - che viene però fatturata da Enel Distribuzione - hanno iniziato poco dopo a collaborare con l’intenzione di trovare un accordo. Ci sono però voluti anni prima di arrivare alla definizione, perché Cps chiedeva il dettaglio dei consumi per ogni sistema di illuminazione e l’analisi ha richiesto parecchio tempo.