Tempo di bilanci e di cessioni. Enel chiude bene il primo trimestre e vende in Perù
Bene anche l’ebitda che si attesta a 5.9 miliardi di euro, crescendo del 24% circa su base annua. Cedute le quote nella generazione elettrica in Enel Generación Perú e in Compañía Energética Veracruz
Un primo trimestre 2024 molto positivo per il gruppo Enel, con il risultato netto ordinario in aumento del 44%, passando da 1.51 miliardi di euro del 2023 a 2.18 miliardi di quest’anno. È quanto emerge dai primi dati di bilancio, per il periodo che va da gennaio a marzo. Negli stessi giorni è proseguito però anche il processo di dismissioni di alcuni asset del gruppo non più strategici: in questo caso le partecipazioni detenute da Enel Perú in Enel Generación Perú e in Compañía Energética Veracruz che sono state cedute a Niagara Energy per circa 1,3 miliardi di dollari.
I numeri
Bene nel primo trimestre anche l’ebitda che si attesta a 5.9 miliardi di euro, crescendo del 24% circa su base annua (4.765 milioni di euro nel primo trimestre 2023), l’ebitda ordinario, che sale a 6.094 milioni di euro (+11,6% rispetto ai 5.46 miliardi di euro nel primo trimestre 2023) grazie alla generazione rinnovabile, nonché all’ottimizzazione dei costi di approvvigionamento che ha contribuito a un miglioramento dei margini nelle vendite e all’andamento delle attività di gestione delle reti di distribuzione. Ricavi a 19.432 milioni di euro (26.414 milioni di euro nel primo trimestre 2023, -26,4%). La variazione è principalmente riconducibile alla progressiva discesa dei prezzi nei periodi a confronto, alle minori quantità di energia vendute sui mercati finali, nonché al minor ricorso alla generazione da fonte termoelettrica.
Confermati gli obiettivi per il 2024
“I solidi risultati del primo trimestre 2024 - ha commentato il cfo del gruppo Enel, Stefano De Angelis - confermano l’efficacia delle azioni manageriali intraprese con il piano strategico 2024-2026, nonché la resilienza del nostro modello di business in tutti i Paesi di presenza”, ha commentato il cfo di Enel Stefano De Angelis. “Anche nei prossimi mesi, Enel continuerà a perseguire con grande disciplina un’allocazione selettiva del capitale, massimizzando efficienza ed efficacia della gestione, nonché la sostenibilità finanziaria e ambientale. Siamo pertanto fiduciosi di raggiungere tutti i nostri obiettivi per il 2024, inclusa la riduzione del debito netto di gruppo, che già è sceso a 54 miliardi di euro considerando anche le dismissioni ormai in fase di finalizzazione. L’ottima performance del primo trimestre ci fornisce ampia visibilità anche sulla conferma della politica di remunerazione degli azionisti presentata nel Capital Markets Day di Novembre 2023.” Stando ai dati operativi del gruppo Enel del primo trimestre dell’anno 2024, si stima infatti un aumento dell’energia elettrica generata da fonti rinnovabili del 34% circa su base annua. Il dato mondiale del gruppo stima la generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili salire a 64GW, con un aumento del 9,2%, mentre le fonti termoelettriche registrano un calo consistente del 33% circa. La generazione di energia elettrica a zero emissioni ha raggiunto nel primo trimestre 2024 il valore record dell’82%.
Closing della cessione di asset di generazione in Perù
Intanto in Sudamerica sono state cedute le partecipazioni detenute da Enel Perú in Enel Generación Perú e in Compañía Energética Veracruz a Niagara Energy per circa 1,3 miliardi di dollari USA complessivi (circa 1,2 miliardi di euro), corrispondenti a un enterprise value, riferito al 100%, di circa 2,1 miliardi di dollari USA (circa 2 miliardi di euro). In particolare, Enel Perú ha ceduto a Niagara Energy, società peruviana controllata dal fondo di investimento globale Actis, le partecipazioni detenute: nel capitale sociale di Enel Generación Perú (pari a circa l’86,95%), nell’ambito di un’offerta pubblica di acquisto totalitaria lanciata da Niagara Energy, nel capitale sociale di Compañía Energética Veracruz (pari al 100%).
L’operazione ha generato una riduzione dell'indebitamento netto consolidato del gruppo di circa 1,2 miliardi di euro nel 2024, che si sommano ai circa 400 milioni di euro riconosciuti nel 2023, principalmente per effetto della riclassificazione come “possedute per la vendita” delle attività e passività relative agli asset di generazione in Perù. Analogamente, l’operazione ha generato un impatto positivo sull'utile netto del gruppo reported nel 2024 di circa 7 milioni di euro, mentre non ha alcun impatto sui risultati economici ordinari del gruppo. La cessione, prevista nel piano strategico 2024-2026, è in linea con l’obiettivo di garantire al gruppo una struttura finanziaria solida e sostenibile e di aumentare la quota di capitale investito nelle aree geografiche dove il gruppo ha focalizzato il piano strategico.