Tempo di bilanci. Enel, nei primi tre mesi impennata dei ricavi; bene l’EBITDA, +6,8%
I ricavi sono pari a 34.958 milioni di euro, con un aumento di 16.468 milioni di euro (+89,1%), EBITDA ordinario a 4.486 milioni di euro
Crescono ricavi e margini per Enel nei primi tre mesi dell’anno, grazie alla vertiginosa crescita dei prezzi dell’energia. Lo ha sancito il Consiglio di Amministrazione, presieduto da Michele Crisostomo, che ha esaminato ed approvato i conti trimestrali dai quali emerge che i ricavi sono pari a 34.958 milioni di euro, con un aumento di 16.468 milioni di euro (+89,1%) rispetto all’analogo periodo del 2021. La variazione positiva è riconducibile a tutti i settori di business, principalmente per le maggiori quantità di energia elettrica prodotte e vendute a prezzi medi crescenti. L’EBITDA ordinario è a 4.486 milioni di euro (4.199 milioni di euro nel primo trimestre del 2021, +6,8%); l’incremento del margine per le maggiori quantità prodotte da fonte convenzionale, unitamente agli effetti positivi della nuova capacità installata rinnovabile e ai risultati della gestione del rischio prezzo su commodity, hanno più che compensato gli effetti negativi della generazione da fonte idroelettrica dovuti alla scarsa idraulicità e i maggiori costi di approvvigionamento sui Mercati Finali. Il risultato netto ordinario del Gruppo è pari a 1.443 milioni di euro (1.214 milioni di euro nel primo trimestre del 2021, +18,9%).
“Nel primo trimestre del 2022, la validità del nostro modello di business ci ha consentito di realizzare solidi risultati in linea con le attese, minimizzando i rischi derivanti dal difficile contesto geopolitico ed economico, anche a tutela dei nostri stakeholders,” ha commentato Francesco Starace, CEO del Gruppo Enel. “Grazie all’integrazione del Gruppo lungo la catena del valore, alla sua diversificazione geografica e tecnologica, nonché all’accelerazione degli investimenti nella transizione energetica, siamo in grado di consolidare l’implementazione della nostra Strategia nel breve, medio e lungo periodo, confermando le guidance su EBITDA e utile netto ordinario per il 2022.”
Il peso dell’indebitamento e gli investimenti
Cresce anche l’indebitamento finanziario netto per Enel, pari oggi a 7.178 milioni di euro (+13,8%), che è sostanzialmente riconducibile: al fabbisogno generato dagli investimenti del periodo (2.550 milioni di euro); al pagamento di dividendi per complessivi 2.120 milioni di euro; all’acquisizione di ERG Hydro S.r.l. in Italia per 1.196 milioni di euro; al negativo andamento dei flussi di cassa operativi che risente anche dei provvedimenti governativi sul settore elettrico e all’effetto cambi negativo. Gli investimenti ammontano a 2.533 milioni di euro nel primo trimestre 2022, in aumento di 498 milioni di euro rispetto all’analogo periodo del 2021 (+24,5%). In particolare, nel primo trimestre del 2022 si registra la crescita degli investimenti di Enel Green Power soprattutto in Italia, Stati Uniti, Canada, Spagna, India e Australia; la crescita degli investimenti di Infrastrutture e Reti soprattutto in Spagna, Brasile e Argentina per il miglioramento della qualità della rete; (iii) l’incremento degli investimenti nei Mercati Finali e in Enel X in Italia e Spagna.
Vendite di energia elettrica e gas
Le vendite di energia elettrica nel primo trimestre 2022 ammontano a 79,9 TWh, con un incremento di 1,1 TWh (+1,4%) rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente. In particolare, si rilevano: maggiori quantità vendute in America Latina (+1,4 TWh), principalmente in Cile (+1,1 TWh), in Italia (+0,5 TWh) e in Romania (+0,3 TWh); minori quantità vendute in Iberia (-1,1 TWh). Le vendite di gas naturale sono pari a 4,0 miliardi di metri cubi per il primo trimestre del 2022, in aumento di 0,3 miliardi di metri cubi (+8,1%) rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente.
Potenza efficiente netta installata totale
La potenza efficiente netta installata totale di Enel nel primo trimestre 2022 è pari a 88,1 GW, in aumento di 1,0 GW rispetto al 31 dicembre 2021, principalmente a seguito dell’installazione di nuova capacità solare (+0,5 GW) ed eolica (+0,08 GW). Inoltre, sono stati acquistati nuovi impianti idroelettrici in Italia (+0,5 GW) ed è stato dismesso un impianto ad olio combustibile in Cile (-0,03 GW).
Energia elettrica prodotta
L’energia netta prodotta dal Gruppo Enel nel primo trimestre 2022 è pari a 59,2 TWh , con un incremento di 5,5 TWh rispetto al valore registrato nell’analogo periodo del 2021 (+10,2%). In particolare, si rileva un decremento della produzione da rinnovabili (-0,8 TWh), per effetto della minore produzione da fonte idroelettrica (-3,2 TWh) dovuta alla scarsa idraulicità del periodo, che ha più che compensato la produzione da fonte eolica (+1,6 TWh), solare (+0,7 TWh) e geotermica (+0,1 TWh); un maggiore apporto da fonte termoelettrica (+6,1 TWh), per maggiore produzione da impianti a ciclo combinato (+3,2 TWh), carbone (+2,1 TWh), olio combustibile e turbogas (+0,8 TWh); un aumento della produzione nucleare di 0,2 TWh.
Rinnovabili e fossili
La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, includendo anche i volumi da capacità gestita, è stata superiore rispetto a quella termoelettrica, raggiungendo i 29,4 TWh (30,1 TWh nell’analogo periodo del 2021, -2,3%), a fronte di una produzione da fonte termoelettrica pari a 25,3 TWh (19,2 TWh nell’analogo periodo del 2021, +31,8%). La produzione a zero emissioni ha raggiunto il 57,3% della generazione totale del Gruppo Enel, considerando unicamente la produzione da capacità consolidata, mentre è pari al 59,1% includendo anche la generazione da capacità gestita. L’obiettivo a lungo termine del Gruppo Enel resta il raggiungimento del “Net Zero” entro il 2040, sia per le emissioni dirette sia per quelle indirette.
Energia elettrica distribuita
L’energia elettrica trasportata sulle reti di distribuzione del Gruppo Enel nel primo trimestre 2022 si attesta a 126,7 TWh, di cui 55,8 TWh in Italia e 70,9 TWh all’estero. I volumi di elettricità distribuita in Italia sono aumentati di 0,1 TWh (+0,1%) rispetto al valore registrato nell’analogo periodo del 2021, con un andamento in linea rispetto alla richiesta di energia elettrica sulla rete nazionale (+2,6%). La variazione percentuale del fabbisogno sul territorio nazionale è pari a +2,1% al Nord, +2,9% al Centro, +3,0% al Sud e +3,4% nelle Isole. Sud e Isole sono serviti principalmente da e-distribuzione; al Centro e al Nord operano gli altri principali operatori che distribuiscono complessivamente circa il 15% dei volumi di energia. L’elettricità distribuita all’estero è pari a 70,9 TWh, sostanzialmente in linea con quanto registrato nell’analogo periodo del 2021.