Per tutti gli isotopi! Nel piano energetico del Piemonte non c’è ancora il nucleare
Rispondendo a un’interrogazione regionale, l’assessore alle infrastrutture Enrico Bussalino afferma che dal Governo non è arrivata alcuna richiesta
Nel piano energetico ambientale del Piemonte non sono ancora stati inseriti gli impianti del ciclo nucleare: lo ha detto l’assessore alle infrastrutture strategiche, Enrico Bussalino, rispondendo a un’interrogazione. L’assessore ha spiegato che “la Regione non ha ricevuto da parte del Ministero alcuna richiesta normativa, riguardante l’energia nucleare, da valutare e questa tipologia non è presente nel Pear”. La consigliera di Stati Uniti d’Europa (che comprende Più Europa e Italia Viva) Vittoria Nallo aveva chiesto come la Giunta regionale intendesse muoversi, alla luce delle recenti dichiarazioni dei ministri dell’Ambiente, Gilberto Pichetto e delle imprese, Adolfo Urso, concernenti l’iniziativa governativa in materia di energia nucleare. In particolare “per valorizzare le competenze tecnologiche, scientifiche e industriali piemontesi”.
Le centrali piemontesi
“Per quanto concerne gli “impianti a ciclo nucleare - ha continuato l’assessore - compete alla direzione ambiente una gestione residuale degli impianti nucleari piemontesi che sono in corso di messa in sicurezza e disattivazione. Gli impianti presenti in Piemonte sono: la centrale nucleare ‘E. Fermì di Trino – Vercelli; i depositi Eurex e Avogadro a Saluggia – Vercelli; l’azienda Fabbricazioni Nucleari a Bosco marengo – Alessandria. Fermi, Eurex e FN di Bosco Marengo sono affidate alla Sogin per la bonifica ambientale mentre, Avogadro è di proprietà dell’omonima società. La Regione esprime il parere sulle autorizzazioni ministeriali alla disattivazione e alle modifiche degli impianti del ciclo nucleare”.