Tutti pazzi per il nucleare. Giamaica e Kazakistan costruiscono centrali atomiche e altre notizie
La Svezia ha autorizzato la costruzione nei pressi della cittadina di Forsmark, a 130 km da Stoccolma, di un nuovo sito di smaltimento di rifiuti radioattivi. Per il presidente di Confindustria Orsini la battaglia politica sull'energia degli industriali va in direzione del nucleare
Giamaica: il nuovo corso grazie al sostegno del Canada
La Giamaica si è candidata a primo Paesi nei Caraibi che inserirà il nucleare nel mix energetico, in virtù della cooperazione tecnica siglata con il Canada. A suggellarla, leggiamo su ansa.it , è arrivata la firma su un patto d’intesa con i Laboratori Nucleari Canadesi (Cnl) e l’Atomic Energy of Canada Limited (Aecl). L’ha riportato il Jamaica Observer. Nel 2010 il Governo aveva stabilito che – entro il 2030 – le rinnovabili avrebbero dovuto coprire almeno il 20% del fabbisogno nazionale. Allo stesso modo, si sono poste le basi per provare ad affrontare i diversi problemi riscontrati con le forniture. Da qui, la rinnovata importanza che è stata data al nucleare, seppure con la consapevolezza delle innumerevoli sfide e delle complessità nei riguardi di un comparto da strutturare pressoché ex novo. A maggior ragione visti, i dubbi sulla sua sostenibilità finanziaria e al netto della funzione di volano per l’economia nazionale. Dal punto di vista tecnologico, gli investimenti in ricerca e sviluppo dovrebbero indirizzarsi verso i piccoli reattori modulari (smr), ritenuti particolarmente competitivi.
Kazakistan. Al via la prima centrale nucleare
Il governo del Kazakistan sta sviluppando la prima centrale nucleare del paese, una sfida che rappresenta un passo significativo non solo dal punto di vista energetico, ma anche geopolitico. Il progetto, che vede la partecipazione di Rosatom, la compagnia nucleare russa, prevede un reattore che sarà al 99% di tecnologia russa, in virtù della forte collaborazione tra Kazakistan e Russia, un’alleanza che si estende ben oltre l’ambito nucleare e che abbraccia anche settori economici e militari.
Oltre a soddisfare le esigenze energetiche domestiche, la centrale nucleare ridurrà la dipendenza del Paese dal carbone, contribuendo agli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio.
La scelta di Rosatom come partner principale riflette i solidi rapporti bilaterali tra Kazakistan e Russia, che hanno collaborato a lungo su numerosi progetti economici e tecnologici. Tuttavia, la partecipazione della Cina nel consorzio rappresenta una conferma dell’influenza strategica della regione. La cooperazione tra Rosatom e la principale società nucleare cinese apre la possibilità di un’alleanza trilaterale che potrebbe consolidare le relazioni tra Kazakistan, Russia e Cina, rafforzando la posizione del Kazakistan come punto di connessione tra Europa e Asia.
Oltre alla tecnologia nucleare russa, il progetto prevede il coinvolgimento di aziende francesi e sudcoreane. La Francia, con una lunga esperienza nel settore nucleare, fornirà le turbine, mentre la Corea del Sud contribuirà con l’elettronica e i trasformatori. Questa collaborazione internazionale dimostra l’intenzione del Kazakistan di diversificare i partner, integrando competenze globali nel progetto e costruendo legami economici con paesi occidentali e asiatici.
La Svezia ha un nuovo sito per rifiuti radioattivi
La Land and Environment Court svedese ha autorizzato la costruzione nei pressi della cittadina di Forsmark, contea di Uppsala, di un nuovo sito di smaltimento di rifiuti radioattivi. La Sbk è l’azienda autorizzata a realizzare la struttura in questa località, che si trova a 130 km a Nord di Stoccolma, in prossimità di una centrale ancora attiva, tra la costa baltica del Paese e il Golfo di Botnia. Qui dentro dovrebbe finire il combustibile nucleare usato e l’obiettivo annunciato è tenerlo chiuso in sicurezza in questo nuovo sito, teoricamente, per almeno 100mila anni. Stoccolma deve gestire un programma energetico nucleare nazionale che conta 12 reattori, ma solo 6 sono attualmente in funzione (gli altri sono chiusi dal 1989).
Orsini: il futuro è il nucleare
"C'è un problema di competitività, ecco perché serve una grossa spinta per il nucleare. Stiamo pagando il 40% in più l'energia e bisogna intervenire. In Italia la nostra battaglia politica sull'energia va in direzione del nucleare. In Europa è per il mercato unico dell'energia". Così il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, intervenendo in videocollegamento alla convention di Forza Italia in corso all'Hotel Zagarella di Santa Flavia.