Nel 2014 i consumi europei di gas sono scesi dell’11%
Il Rie tratteggia il bilancio del settore del gas tra calo dei consumi, nuovi equilibri nel gnl in Estremo Oriente, crollo del petrolio: tutto questo e molto altro nella nuova newsletter del Gme
Nel corso del 2014, secondo Gian Paolo Repetto del Rie, “i mercati del gas naturale sono stati caratterizzati da tre principali fattori che hanno inciso sulle dinamiche dei prezzi nelle diverse aree internazionali e che continueranno ad influenzarne gli andamenti più o meno direttamente anche nei prossimi mesi: il nuovo e ancor più drammatico calo dei consumi europei; i mutati rapporti domanda-offerta di Gnl nel Nord-Est Asiatico; la caduta nell'ultima parte dell'anno dei prezzi del petrolio, cui una parte significativa dei volumi di metano scambiati a livello mondiale restano ancora connessi”. Lo ha scritto Repetto sul sito www.mercatoelettrico.org nel nuovo numero della Newsletter del Gestore dei mercati energetici (Gme).
La newsletter si apre con un intervento di che traccia un bilancio del settore gas sui mercati internazionali nell'anno appena trascorso, con uno sguardo al 2015.
In tale contesto, secondo Repetto, l'Europa ha chiuso il 2014 con un drammatico calo dei consumi di gas naturale, stimabile almeno all'11% con una domanda, in termini assoluti, di circa 410 miliardi di metri cubi, inferiore di circa 50 miliardi rispetto al 2013 e di 120 miliardi sul 2010 (-22%), dovuto non solo alla crisi economica, ma anche alle temperature miti e alla crescita delle fonti rinnovabili. A ciò si aggiunge il prezzo del petrolio “crollato negli ultimi mesi del 2014”.
Tuttavia, indipendentemente dalle incerte previsioni su system pricing ed equilibri commerciali, “è possibile cogliere dal mercato alcune significative indicazioni riguardo i livelli di prezzo almeno nel breve termine - spiega Gian Paolo Repetto del Rie - : la situazione della domanda e dell'offerta (si può stimare nel 2014 un tasso medio di utilizzo della capacità tecnica di importazione dell'Ue non superiore al 40-45%), l'andamento climatico dell'inverno in corso, la più che rassicurante situazione degli stoccaggi stanno favorendo nelle ultime settimane una diminuzione quasi costante dei prezzi a termine: se i prezzi a pronti dovessero confermare i forward, la media annua 2015 del Ttf sarebbe intorno a 21-22 euro al megawattora, pressoché in linea ai valori 2014, ma inferiore del 20% a quelli del 2013”.
All'interno del nuovo numero sono pubblicati, inoltre, i consueti commenti tecnici, relativi i mercati e le borse elettriche ed ambientali nazionali ed europee, la sezione dedicata all'analisi degli andamenti del mercato del gas italiano e la sezione di analisi sugli andamenti in Europa, che approfondisce le tendenze sui principali mercati europei delle commodities.