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Accade in Libia. È ripresa l’estrazione dai pozzi dopo la liberazione dell’ex ministro dell’economia

where Tripoli when Lun, 24/07/2023 who luca

Dopo il rapimento di Faraj Boumtari la sua stessa tribù aveva interrotto la produzione di tre giacimenti petroliferi

Il giacimentop075m7hr.jpg petrolifero di El Feel (Elephant) e quello di Sharara, nel sud-ovest della Libia, sono stati riaperti dopo che l’ex ministro dell’Economia, Faraj Boumtari, è stato rilasciato. Lo ha reso noto un comunicato stampa del ministero del Petrolio e del gas libico, ringraziando i dipendenti degli impianti El Feel e Sharara, di tutti i giacimenti petroliferi e dei porti per “gli sforzi compiuti per continuare le operazioni di produzione”.
 
Che cosa era successo
Qualche giorno fa, l’ex ministro dell’Economia libico era stato prelevato all’aeroporto Mitiga di Tripoli dalla milizia Rada (Forze speciali di deterrenza), uno dei gruppi armati più potenti della Tripolitania, la regione libica nord-occidentale. In segno di protesta, il 13 luglio alcuni dimostranti e membri della stessa tribù di Boumtari, la tribù di Zawiya, avevano interrotto la produzione di tre giacimenti petroliferi.
 
Gli impianti
L’impianto di El Feel è gestito da Mellitah Oil and Gas, joint venture tra la National Oil Corporation (Noc) ed Eni. Il sito estrae, a regime, circa 70 mila barili di petrolio della qualità Bu Attifel, povera di zolfo e molto facile da raffinare.
L’impianto di Sharara, che da solo vanta una produzione di circa 300 mila barili al giorno, è gestito dalla joint venture Akakus, che riunisce la libica National Oil Corporation, la spagnola Repsol, la francese Total, l’austriaca Omv e la norvegese Statoil.
 
 

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