Atolli o centrali eoliche? Ravenna+Eni studiano le piattaforme chiuse
La Provincia progetta con la compagnia la riconversione degli impianti a fini turistici e ambientali
Verificare con Eni la possibilità di riconversione delle piattaforme in disuso per l'estrazione del gas. La Provincia di Ravenna ha avviato il confronto con il colosso del petrolio lungo due opzioni principali, spiega il dirigente delle Attività produttive, Alberto Rebucci, rispondendo alle domande dei cronisti durante una conferenza stampa in Capitaneria di porto. Verificando “l'interesse a valutare le alternative“ da parte della controparte, sottolinea.
La prima ipotesi al vaglio prevede la realizzazione, spezzettando la piattaforma, di piccoli atolli artificiali che andrebbero così a creare delle zone di interesse marino con finalità turistico-sportive da un lato, ambientali dall'altro, per oasi protette di biodiversità.
La seconda ipotesi riguarda appunto l'energia eolica. Le piattaforme non sono concepite per ospitare grandi impianti, ma c'è un certo interesse per quanto riguarda gli anemometri a mare e per sperimentare sistemi di varie dimensione capaci di produrre energia dal vento. Energia che risulta essere la più pulita e la meno costosa, come dimostrano le esperienze sui mari del Nord Europa.