Cambia il metodo di calcolo gas. Taglierà i prezzi per famiglie e aziende
Il documento dell’Autorità per l’energia mira a ridurre di circa 8 centesimi il margine determinato dalla differenza nel prezzo del contratto take or pay e di quello spot
Una rivoluzione che potrebbe far male ai conti di utility e società di vendita gas. L’Autorità per l’energia ha pubblicato un documento di consultazione che punta a rideterminare il metodo di calcolo delle tariffe del gas. La questione interessa un terzo dei consumi (circa 75 miliardi di metri cubi di gas), in particolare quelli di famiglie e le piccole imprese, fino a farle risparmiare tra il 6 e il 7% rispetto ai costi pagati oggi. Nel mirino sono gli extra-ricavi, incamerati grazie ai cambiamenti internazionali e europei del mercato del gas, i quali dovranno in futuro - nelle intenzioni dell’Autorità - essere spartiti anche con i consumatori. La crisi della domanda e l’eccedenza di materia prima ha in effetti reso il mercato spot (quello proveniente dai mercato europei sulla base della legge della domanda e dell’offerta) molto più economico dei contratti a lungo termine take or pay. La differenza sarebbe di 8 centesimi a metro cubo (39 centesimi per quella proveniente dai gasdotti, contro i 31 della Borsa), poiché l’Autorità stabilisce le tariffe sulla base dei contratti a lungo termine.
Da qui nasce il malumore di molti, in particolare di multiutility e società di trading al dettaglio, che potrebbero venir colpite duramente. È bene però far notare che una situazione di questo tipo è possibile solo in caso di presenza contemporanea di una sistematica crisi dei consumi (che porta ad un prezzo basso) e dell’assenza di conflitti o emergenze climatiche particolari. Cosa potrebbe succedere - suggeriscono gli operatori - se ci fosse invece un nuovo inverno gelido o una crisi internazionale? A quel punto il prezzo a lungo termine tornerebbe ad essere più basso e lo spot s’impennerebbe, con ripercussioni sui prezzi degli utenti finali.
Per evitare eventuali danni ai consumatori, il presidente dell’Autorità Guido Bortoni ha anche pensato di introdurre una forma di “assicurazione” relativa ai prezzi alla quale i grandi gruppi come l’Eni dovrebbero volontariamente aderire.
I soggetti coinvolti dovranno rispondere ai quesiti posti nel documento di consultazione entro il 3 dicembre. L’introduzione del nuovo sistema dovrebbe partire da aprile 2013.
Leggi subito il documento di consultazione: www.autorita.energia.it/allegati/docs/dc/12/471-12.pdf