Cara bolletta - Dossier FSS, l’energia costa in Italia il 30% in più della media europea
A fornire i dati, il dossier "I costi 2013 dell'energia in Italia" pubblicato dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile. Tutta colpa della dipendenza dalle fonti fossili, ma anche di alcuni costi “non detti”
Passano gli anni, ma il prezzo dell’energia in Italia continua a essere più alto che nel resto dell’Europa. Nel nostro Paese le bollette del gas sono superiori del 24-35%, e anche quelle elettriche per le famiglie e le imprese sono superiori del 18% rispetto alla media europea. A fornire i dati, il dossier “I costi 2013 dell'energia in Italia” pubblicato dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile.
Ma a cosa è dovuta la maggiorazione dei prezzi nel nostro Paese? Una prima risposta sembra provenire dalla cronica dipendenza dell'Italia dai combustibili fossili, che occupano l'82% del bisogno energetico interno. La quasi assenza, nel nostro Paese, di fonti di energia fossile importante, o almeno la difficoltà di sfruttare i giacimenti che occupano alcune aree del territorio, decretano la situazione attuale.
A risentirne, oltre alla condizione economica dell'Italia in genere sono, a livello micro, le famiglie, le coppie, i singoli, alle prese con tasche sempre più alleggerite dai contanti e con bollette sempre più appesantite dagli aumenti.
A contribuire ulteriormente alla crescita della bolletta sarebbero quelli che il dossier definisce i “costi non detti”, ossia i diversi sussidi che vengono pagati ai combustibili fossili, con agevolazioni fiscali ed altre voci che vengono in ogni caso pagati dalle famiglie e dalle imprese con le tasse generali. Ci sono poi le esternalità, ossia i costi esterni. Sebbene non esistano dati ufficiali riguardo a questo voce di spesa, un’indagine tedesca stima che alcuni costi esterni, principalmente per il nucleare ed il carbone, siano voci di spesa che incidono su un aumento di bolletta pari a 40 miliardi di euro, cioè il 40% in più per ogni famiglia tipo.
Il dossier integrale lo trovi qui.