Caro benzina. Per riconquistare gli automobilisti, il governo Meloni riesuma l’accisa mobile di Bersani
Verrà applicato il taglio, sulla media del precedente bimestre, rispetto al valore di riferimento indicato nell’ultimo documento di programmazione economico-finanziaria presentato
Via libera alla riattivazione del sistema dell'accisa mobile introdotto dalla finanziaria del 2008. Lo prevede, tra i diversi provvedimenti, il DL sulla trasparenza dei prezzi dei carburanti pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e già entrato in vigore.
Che cos’è l’accisa mobile
Nel decreto è dunque contenuto un meccanismo che era stato già attivato con la finanziaria del 2008. Si tratta dell’accisa mobile, che prevede il taglio delle accise all’aumento del prezzo basato sulla media del precedente bimestre e calcolato rispetto al valore di riferimento indicato nell’ultimo documento di programmazione economico-finanziaria. Ma come sarà calcolata dunque l’accisa mobile? Per capirlo bisogna prima pensare che il prezzo dei carburanti è composto oltre che dal prezzo della benzina o del diesel, anche dall’accisa e dall’Iva, che è calcolata sulle altre due voci. L’aumento del prezzo del petrolio, con il conseguente incremento relativo dell’imposta sul valore aggiunto, si traduce in un gettito superiore da utilizzare per finanziare riduzioni del prezzo finale di benzina e diesel. Con un aumento del carburante, dunque, l’accisa corrispondente cala in maniera proporzionale, diventando mobile. Introdotta per la prima volta 14 anni fa da Pier Luigi Bersani, all’epoca ministro dello Sviluppo economico, durante il governo Prodi II, l’accisa mobile permetterebbe dunque di “sterilizzare” le accise.
Bonus trasporti
Tra le misure c’è anche il nuovo bonus trasporti da 60 euro per pagare fino al 100% dell’abbonamento pubblico locale e ferroviario. A cambiare rispetto al precedente bonus previsto dal governo Draghi sarà la platea dei beneficiari: la misura è infatti destinata solo alle persone con redditi inferiori ai 20 mila euro, e non più ai 35 mila euro della versione precedente. Il buono sarà nominativo, utilizzabile per un solo abbonamento, non cedibile. Non costituirà, inoltre, reddito imponibile e non sarà rilevante al fine del computo del valore dell’indicatore Isee.
Bonus benzina
Inizialmente previsto solo fino a marzo, il prolungamento del Bonus benzina permetterà a milioni di italiani di usufruire di un’agevolazione per sostenere le spese di rifornimento durante tutto il 2023. In particolare, saranno i lavoratori dipendenti del settore privato a poter ricevere un voucher – del valore di 200 euro – per una sola volta nel corso dell’anno.
I commenti
Commenta il ministro delle Imprese Adolfo Urso, che ha convocato un tavolo con le associazioni e sindacati: "Abbiamo aperto un confronto, credo estremamente positivo e anche costruttivo, sia con gli operatori del settore a Palazzo Chigi, con due tavoli specifici, e successivamente al Mimit con le associazioni dei consumatori. Due facce della stessa medaglia, che è quella di portare in questo settore maggior trasparenza e anche per controllare l'aumento dei prezzi".
“Nell’incontro abbiamo rappresentato le richieste dei consumatori, chiedendo in particolare provvedimenti su tassazione e lotta alla speculazione. Inoltre, abbiamo sollecitato interventi volti ad assicurare l’adozione di regole più efficaci per contenere i rialzi dei prezzi” dichiarano in un comunicato congiunto le Associazioni di Consumatori Udicon, Adoc, Adusbef, Adiconsum, Associazione Utenti Dei Servizi Radiotelevisivi, Assoutenti, CTCU, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa Del Cittadino. “Lo scorporo delle accise - si legge oltre nel testo - è un provvedimento a cui teniamo e che reputiamo fondamentale in questa fase emergenziale, perché permetterebbe di compensare le difficoltà che stanno incontrando le fasce più deboli e i redditi fissi, impossibilitati a detrarre dal proprio reddito l’Iva pagata sui carburanti. In alternativa abbiamo proposto la sterilizzazione dell’Iva, anche in forma parziale, per dare respiro ai consumatori”, hanno proseguito le Associazioni. “Quanto ai fenomeni speculativi, il Governo ha adottato diverse misure di verifica e di trasparenza nel processo di vendita. In particolare, abbiamo richiesto di potenziare le attività di ispezione e di controllo, dotando il Garante Prezzi di maggiori poteri e risorse”.
Per Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, "il primo responsabile di quanto sta accadendomè il Governo stesso, che ha deciso di aumentare le tasse agli italiani, prima alzando le accise di 10 cent a partire dal 1° dicembre e poi non rinnovando dal 1° gennaio lo sconto rimasto di 15 cent. Una stangata, solo quest'ultima, pari a 9 euro e 15 cent per un pieno da 50 litri".