Il Cda approva la nuova organizzazione dell’Eni
I commenti di Descalzi, Marcegaglia e del sindacato
Il Cda dell’Eni ha approvato la nuova struttura organizzativa finalizzata a massimizzare il valore della propria strategia, basata sulla crescita selettiva nel settore upstream e sul recupero di profittabilità nei settori mid-downstream.
Il nuovo modello, che diventerà operativo nelle prossime settimane, prevede il superamento del modello divisionale, sostituendolo con un modello integrato, fortemente focalizzato sugli obiettivi industriali.
Pertanto, le attività delle divisioni E&P e R&M e le società Versalis e Syndial confluiranno nelle seguenti unità di business: exploration, development, operations and technology, upstream, downstream e industrial. A queste si affiancheranno le esistenti unità di business midstream e retail gas&power.
Tutte le funzioni di servizio al business, continua la nota dell'Eni, saranno centralizzate, con massimo beneficio in termini di efficienza e capacità esecutiva.
Il nuovo modello organizzativo persegue i seguenti obiettivi: semplificazione dei processi decisionali; focalizzazione sulle attività del core business; valorizzazione delle competenze tecniche; aumento dell'efficienza nei settori downstream e industrial; massimizzazione delle sinergie delle funzioni di supporto.
L'amministratore delegato del gruppo, Claudio Descalzi, ha commentato: “L'obiettivo di questa riorganizzazione è mettere a fattor comune tutte le risorse di Eni, accorciando le linee di contatto, evitando duplicazioni e trasformando Eni in una società operativa. Questo favorirà la massima efficienza nei tempi, nei costi e negli investimenti, e ci permetterà di rispondere in modo rapido e flessibile alle sfide di business che stiamo affrontando”.
Con la riorganizzazione, la società “sarà più oil e gas, più efficiente, più vicina al business”, ha detto la nuova presidente della compagnia, Emma Marcegaglia, a margine dell'assemblea di Confindustria. Il Cda ha approvato all'unanimità il modello organizzativo, con grande supporto all'amministratore delegato Claudio Descalzi. Marcegaglia ha poi detto di essere “contenta dell'incarico; è un'azienda di grande valore, la più internazionale d'Italia, ha competenze fortissime ed è in un settore strategico. Mi fa molto piacere”.
“La riorganizzazione è ampia e comporterà cambiamenti complessi”. Così il segretario generale Uiltec Paolo Pirani commenta il via libera del Cda dell’Eni alla nuova struttura organizzativa. “Occorrerà capire la portata del mutamento in relazione alle sfide che Eni è chiamata ad affrontare sul piano nazionale e internazionale. Questo rende urgente un chiarimento di fondo con i sindacati poiché la nostra attenzione resta forte rispetto agli impegni assunti e affinché il ruolo strategico del gruppo Eni sull'economia italiana sia confermato”.