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​La Cgil pro-petrolio chiede al Governo di intervenire contro i tagli alla Saipem

where San Donato Milanese (Milano) when Lun, 03/08/2015 who michele

Miceli della Filctem contesta il piano di Cao: la riduzione del personale di 8.800 addetti  “molto di più di un aggiustamento in corsa dei conti aziendali”

emiliomicelifilctem.jpgEmilio Miceli, segretario generale della Filctem Cgil, contesta il piano della Saipem per tagli e risparmi. “Il piano di tagli presentato dall'a.d. di Saipem, Stefano Cao, desta fortissime preoccupazioni per la qualità dell’intervento e per i caratteri di drammaticità che presenta. 929 milioni di svalutazione, 1,3 miliardi di risparmi, 8.800 lavoratori a rischio nel mondo sono molto di più di un aggiustamento in corsa dei conti aziendali: rappresentano un vero e proprio shock la cui portata misureremo nei prossimi giorni”, protesta Miceli.
“Certo, lo scenario di mercato è problematico, con il petrolio a prezzi così bassi è chiaro che le aziende collegate entrano in sofferenza. Pesano le scelte di disinvestimento delle grandi compagnie e le vicende giudiziarie che hanno visto di recente Saipem quale protagonista. Ma pesa anche - prosegue Miceli - l’eterna indecisione dell’Eni che non ha fatto mistero, a ritmi cadenzati, della intenzione di cedere il proprio pacchetto di controllo di Saipem. Tutto ciò ha certamente indebolito l’azienda. La cura rischia di essere devastante perché sembra non un piano di riallineamento ma di ridimensionamento di uno dei gioielli industriali tra i più qualificati al mondo. E questo è inaccettabile”.
Per questo motivo la Cgil invoca un intervento del Governo, poiché “in gioco è uno dei segmenti tra i più qualificati del sistema produttivo italiano”, dice il sindacato.
 
 

immagini
Emilio Miceli, segretario generale Filctem Cgil
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