La Cgil anti-petrolio chiede al Governo di intervenire contro le perforazioni
In Salento il sindacato contesta gli investimenti nella ricerca e sfruttamento di giacimenti
La Cgil di Lecce "dichiara netta contrarietà alle trivellazioni nei mari Adriatico e Ionio per la ricerca di idrocarburi ed esprime solidarietà e vicinanza nei confronti degli amministratori locali" che hanno manifestato contro le autorizzazioni rilasciate dal Governo. "Questa organizzazione sindacale sostiene con convinzione - scrive il sindacato - che le trivellazioni produrranno nel territorio salentino conseguenze devastanti”. Si temono danni all’ambiente e secondo la Cgil le attività di pesca avrebbero gravissime conseguenze.
"Nel Salento sono stati investiti denaro pubblico e privato e spesi anni di battaglie per la regolamentazione della green economy: risorse economiche e battaglie civili e istituzionali evidentemente considerate vane".
"La Cgil di Lecce - conclude il sindacato - ritiene che questo territorio abbia una grande alternativa alle trivellazioni per il petrolio: quella di tenere insieme gli obiettivi di tutela del territorio e di creazione di occupazione. La richiesta al Governo nazionale è di cambiare queste scelte devastanti”.