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Il nimby contro il Gnl a Pesaro. Esposto in procura contro l’impianto

where Pesaro when Lun, 17/02/2025 who roberto

Si mobilita il comitato contro l’opera, accusata di sorgere in un’area a rischio alluvionale. Incontro in provincia, ma peserà anche il sostegno di uno dei candidati alle elezioni regionali, Matteo Ricci

Il comitato “Pesaro NO GNL” che fox-petroli.jpgsi batte contro un impianto di liquefazione del metano Gnl a Pesaro, il cosiddetto progetto Green Fox, ha presentato un esposto alla procura della repubblica per segnalare quelli che ritiene gravi pericoli per la salute pubblica, l’ambiente e la sicurezza della popolazione. La vicenda era già stata raccontata da e-gazette e riguarda un impianto, autorizzato dal ministero dell’Ambiente, dalla capacità produttiva di 400 tonnellate di Gnl al giorno (146mila tonnellate all’anno), impianto che dovrebbe sorgere nel deposito petrolifero Fox alla periferia della città di Pesaro. Stando a chi lo contesta, l’area dove oggi ci sono gli impianti petroliferi e dove alcuni grandi serbatoi potrebbero essere demoliti per ospitare la linea di liquefazione del metano sarebbe un’area a rischio sismico e alluvionale.
 
Gli oppositori

Il progetto intende riqualificare il deposito di stoccaggio di prodotti petroliferi di Fox Petroli in un impianto di liquefazione gas metano di rete (Gnl) e secondo il comitato di opposizione “non è mai stato adeguatamente divulgato all’opinione pubblica o ai media. Per venti mesi – leggiamo su Imgpress - sono state fornite al ministero dell’Ambiente stime e previsioni di ogni genere, fino all’emissione di una Valutazione di Impatto Ambientale positiva. Gli incidenti catastrofici e i dati di inquinamento da Gnl del passato sono stati ignorati, così come il Codice dell’Ambiente, che prescrive di evitare di installare impianti pericolosi in aree ad alto rischio sismico e idrogeologico, la Normativa Seveso e la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, che contempla il principio di precauzione e proibisce di mettere in pericolo i cittadini dell’Unione”.
Secondo i contestatori, per evitare un allagamento non basta bloccare al suolo i depositi o proteggerli con paratie, come da progetto. Temono che in caso di inondazione o di guasto il gas possa formare una nube infiammabile, con la conseguenza di esplosioni, incendi a catena e onde d’urto devastanti nell’area di chilometri.
 
La provincia e il candidato
Ma le azioni di protesta non si fermano qui: il comitato è stato ricevuto in Provincia dal presidente Giuseppe Paolini, cui ha espresso “forti preoccupazioni sulla sicurezza dell’impianto e della condotta metanifera”. Tuttavia, la Provincia ha già rilevato numerose carenze progettuali, sollevando 15 osservazioni tecniche e chiedendo integrazioni alla ditta proponente. Nei prossimi giorni verrà depositata un’interrogazione parlamentare di Europa Verde Avs, mentre il comitato lavora a un ricorso al Tar. Il comitato Pesaro NO GNL ha incontrato il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini. Intanto il sindaco Pd Andrea Biancani, eletto pochi mesi fa, ha detto di sostenere il progetto ma ancora più importante sarà ora il peso del probabile candidato del centro-sinistra alle future elezioni regionali delle Marche dove Matteo Ricci, ex primo cittadino di Pesaro, a caccia di molti nella sua zona, potrebbe far pesare con una sua decisione, su una campagna elettorale molto aperta come quella che si aprirà.

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